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S. Pancrazio S.no, Svaligiano un capannone: arrestati due giovani



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S. Pancrazio S.no, 21/04/2012

Svaligiano un capannone: arrestati due giovani

I militari della Stazione Carabinieri di San Pancrazio Salentino, hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di Matteo Scandone, nato a Copertino (LE), classe 1991, residente a Veglie, e Antonio Totaro, nato a San Pancrazio Salentino (BR), classe 1972, censurato, poiché ritenuti responsabili di furto aggravato e violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Alle ore 02:00 circa di questa notte, la pattuglia automontata era impegnata, come di consueto, nei servizi notturni disposti dal Comando Provinciale di Brindisi per contrastare i reati predatori. Nel corso del servizio, notando giungere un autovettura, i militari decidevano di fermarla per procedere al controllo degli occupanti. In particolare, giunta alla via Verga angolo Via Calamandrei di San Pancrazio Salentino, l’autovettura Mercedes classe B di colore nero targata DH166EE con a bordo due individui, alla vista dell’auto di servizio, pur con i Segnalatori luminosi attivati, cercava di dileguarsi in direzione di Guagnano (LE) accelerando improvvisamente. Immediato, a quel punto, è scattato il dispositivo di inseguimento che ha visto, in prima battuta, la pattuglia mettersi immediatamente all’inseguimento della Mercedes, e poi, convergere altre pattuglie verso la zona, comprese alcune pattuglie del Comando Provinciale di Lecce.
Nasceva così il più classico degli inseguimenti notturni, a sirene spiegate e con l’autista della Mercedes che più volte cercava di fermare la marcia dell’auto militare, ostacolandone la traiettoria di marcia e in più occasioni, una volta affiancata, addirittura tentando di stringerla verso il ciglio della strada per mandarla fuori strada, invano per l’abilità del militare autista.
Nel contempo l’inseguimento continuava nel centro abitato di Guagnano (LE) ove colui che prendeva posto al lato passeggero addirittura, vista la tenacia dei Carabinieri, cominciava a scagliare contro la vettura dei militari dapprima due matasse di filo d’acciaio per saldatura del peso cadauno di Kg. 15 e, successivamente, soprattutto in corrispondenza di curve cieche, due valigie contenenti utensili e, infine, non essendo ancora riuscito ad attingere l’autovettura militare, finanche una stampante. La pattuglia, in ogni modo, con estrema perizia riusciva non solo ad evitare l’impatto con i pericolosi oggetti scagliati, ma, con idonee manovre, riusciva a non perdere il controllo della situazione e bloccare infine rei. L’auto, infatti, veniva bloccata nelle campagne alla periferia di Guagnano dove l’autista, raggiunto a piedi e bloccato, veniva identificato in Matteo Scandone, mentre il passeggero riusciva a scendere dal veicolo e a dileguarsi a piedi nelle campagne circostanti, quasi impraticabili per via delle recenti piogge e del pesante fango presente.
A quel punto partiva una vera e propria caccia all’uomo che vedeva coinvolti anche gli Uomini dell’Arma della Compagnia Carabinieri di Campi Salentina (LE) con numerose pattuglie impegnate nella battuta di ricerca e che infine riuscivano a identificare anche il fuggitivo, Antonio Totaro, che dopo pochi minuti veniva raggiunto nella sua abitazione dove veniva colto mentre, disfattosi degli indumenti, cercava di lavarli dal fango al fine di disperdere le tracce della sua fuga.
All’interno dell’auto, nel frattempo, veniva rinvenuta numerosa merce di evidente provenienza furtiva per un valore di oltre Euro 30.000,00 circa. Le immediate indagini avviate permettevano di ricostruire come la banda di ladri, poche ore prima, si era furtivamente introdotta all’interno di un capannone della “Meccanica Salentina” con sede in C,.da Rizzi di Veglie, dove, dopo aver forzato il motore elettrico del cancello d’ingresso, erano penetrati all’interno e avevano asportato tutto il materiale poi rinvenuto nella Mercedes Classe B. Da un computer rivenuto, in particolare, si risaliva all’identità del proprietario, che dopo la preoccupazione per la chiamata ricevuta dai Carabinieri di notte, rimaneva sollevato alla notizia che tutta la refurtiva asportata era stata comunque recuperata. Giunto in caserma, il proprietario procedeva al riconoscimento di numerosa merce già asportate consistita in:
- Televisore LCD “Led” marca Samsung di colore Nero avente pollici 55;
- Televisore LCD “Led” marca Samsung di colore Nero avente pollici 32;
- Pc portatile marca Compaq con relativa borsa di custodia e interney key H3G;
- Nr.2 Matasse di filo in Acciaio per Saldare del Peso di kg.15 cadauno;
- Nr.3 Torce per saldatrice a filo continuo;
- Nr.2 Dispositivi telepass;
- Nr.1 Valigia con all’interno Saldatrice Elettrica;
- Nr.6 Valigie contenenti rispettivamente Trapani-Tassellatori a batteria di varie marche tra cui Bosch e Makita;
- Nr.1 Valigia con all’interno sega circolare a batteria marca Makita;
- Nr.1 Valigia con all’interno Mola a batteria marca Makita;
- Nr.2 Stampanti a colori a Toner marca Brother e SamSung;
- Nr.1 Monitor per Pc di 19 Pollici marca “AoC”;
- Nr.1 Flex;
- Nr.3 Molette e rispettivi dischi nuovi di vari diametri e tipologie;
- Tomtom marca NavMan;
- Stereo a Batterie Marca Makita;
- Nr.2 Posti Prese trifase da 32 Ampere;
- Contenitori contenenti Ugelli per Plasma per un peso approssimativo di Kg.60;

Gli oggetti, riconosciuti senza ombra di dubbio come di sua proprietà, venivano pertanto immediatamente restituiti su concorde parere dell’A.G.. Inoltre, dal sopralluogo fatto presso la “Meccanica Salentina”, emergeva come i due avevano già accatastato ulteriore materiale che per ragioni di spazio, evidentemente, avrebbero prelevato in un secondo “viaggio” che però veniva interrotto dall’intervento dei Carabinieri.
La rocambolesca notte si concludeva, alle prime luci dell’alba, con l’arresto dei due che, su disposizione della A,G. di Lecce, venivano tradotti agli arresti domiciliari in attesa della convalida.






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