Brindisi, 24/04/2012
Rigassificatore, Uil: "studiare la possibile collocazione nel Petrolchimico"
«Si usa dire solitamente di un qualcosa che aleggia nell’aria, nella fattispecie quella della vicenda
amministrativa e giudiziaria legata al processo sulla realizzazione del rigassificatore a Capo Bianco da
parte della LNG, che trattasi di una “sentenza annunciata”.
Premesso che il rispetto verso il lavoro e la decisione della Magistratura è un dovere civile oltre che
morale a scanso di equivoci non ci permettiamo di parlare né di Magistratura politicizzata né di
Magistratura ideologicamente schierata. È innegabile però che tale sentenza, per effetto di un alto
trambusto mediatico, ha assunto un valore esclusivamente simbolico, certamente più dello stesso
effettivo pericolo che comporterebbe la realizzazione dell’impianto in questione.
E’ altrettanto innegabile anche che stiamo vivendo un periodo alquanto particolare nel quale il ricorso alla
Magistratura, unito all’intervento a volte fin troppo preventivo degli enti preposti, darebbero un segnale
inequivocabile sull’accanimento da parte di alcuni settori legati alla nostra città sull’intero sistema
industriale.
Sistema che, è bene ricordarlo, fin dai lontani anni ‘60 è stato il motore trainante dello sviluppo
economico ed occupazionale dell’intera provincia.
Oggi, dopo un decennio di proclami sul nuovo modello di sviluppo che avrebbe dovuto sostituire quello
industriale, spiace constatare che al di là dei cantieri aperti per nuovi investimenti nell’Enel, nella Sanofi
Aventis e nella Basell Poliolefine guarda caso trattasi sempre e solamente di impianti industriali,
all’orizzonte non c’è nient’altro. Anzi quello che ci preoccupa fortemente e che da tempo, come Uil e
Uilcem ci sforziamo di far comprendere è proprio la difficoltà, una volta chiusi detti cantieri, in cui si
verranno a trovare sia le ditte appaltatrici sia le maestranze locali.
Non essendo quindi mai stati appassionati né tanto meno attratti dalle questioni puramente processuali,
continuiamo a ritenere che l’investimento relativo al rigassificatore da parte della Lng è un progetto ecocompatibile,
di forte rilevanza strategica e quindi una occasione da non perdere per il nostro paese.
Tra l’altro stiamo parlando di un investimento di un azienda straniera, interamente finanziato da capitale
privato con una tecnologia moderna che, al di là degli scettici, fino ad oggi in tutti gli impianti similari del
mondo non vi sono stati né catastrofi né incidenti rilevanti.
La Uil e la Uilcem di Brindisi, quindi, invitano gli Enti Locali ad aprire il dialogo con la Lng, anche in virtù
delle dichiarazioni fatte dal Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture Corrado Passera che
ha parlato di urgente bisogno di misure e di regole nuove atte a velocizzare l’iter autorizzativo degli
investimenti per far ripartire la crescita.
Lo stesso invito riteniamo doveroso rivolgere alla società Lng perché possa intraprendere, forti
dell’esperienza passata, un percorso diverso riprendendo un nostro vecchio suggerimento che era quello di
effettuare uno studio di fattibilità per collocare l’impianto di rigassificazione all’interno del Petrolchimico
ove insistono non solo terreni disponibili ma anche servizi logistici e di sicurezza di alta efficienza.
Perdersi dietro i pur legittimi ricorsi ai diversi gradi di giudizio è senz’altro doveroso anche in funzione
della poca chiarezza e delle difficoltà che i componenti del comitato tecnico hanno trovato nell'esprimere
una valutazione finale poco comprensibile, perché è stata una decisione prettamente politica e non
tecnica, sul rilascio del Nof.
Ma riteniamo che detta strada irta di difficoltà soprattutto temporali non farebbe altro che cancellare
definitivamente l’investimento.
A parer nostro, invece, un nuovo progetto su una collocazione diversa e con un nuovo iter autorizzativo,
speriamo più snello e senza ostacoli, potrebbe essere la salvezza di un investimento che riteniamo utile e
necessario, ma che mai abbiamo considerato la panacea di tutti i mali del nostro territorio.
Questo sempre per onestà intellettuale di tutti.
COMUNICATO STAMPA UIL
|