Fasano, 28/04/2012
Corti e Giardini aperti al pubblico per la prima volta
Si è tenuta oggi nella Sala di rappresentanza del Palazzo municipale, a Fasano, la tavola rotonda “Il giardino mediterraneo tra scienza ed arte”, nell’ambito della manifestazione “Corti e giardini in arte”: i più bei giardini, chiostri e cortili di antichi palazzi fasanesi che apriranno le loro porte al pubblico, per la prima volta; manifestazione organizzata dall’Associazione Ecomuseale di Valle d’Itria in collaborazione con il Comune di Fasano e con la partnership delle associazioni locali “Le Nove Muse” e “Presidi del Libro”. “Corti e giardini in arte” si terrà (come visite nelle corti e nei giardini) oggi sabato 28 dalle ore 17 alle 22, e domani, domenica 29 aprile, dalle ore 11 alle 13 e dalle 17 alle 22.
Alla tavola rotonda di oggi, voluta dall’Associazione Ecomuseale di Valle d’Itria, hanno preso parte e relazionato:
Dott. Agronomo Floriana La Viola
Biografia
Nata a Bari, nel 1966, ha seguito un percorso di studi e di formazione sempre attinente alla progettazione del verde, alle tematiche ambientali e del paesaggio. Laureata in scienze agrarie a Bari, ha proseguito con il dottorato di ricerca in “Studio e progettazione del paesaggio”. La carriera è iniziata con attività di ricerca, nell’ambito di progetti volti alla valorizzazione delle specie spontanee e ha svolto attività di tutoraggio per laureandi e dottorandi. Co-autrice di numerose pubblicazioni nel settore della floricoltura e della paesaggistica su riviste italiane, ha partecipato a convegni nazionali ed internazionali per il settore florornamentale, la biodiversità vegetale e le tematiche ambientali. Attualmente svolge attività di libera professione, collaborando alla progettazione di aree pubbliche e private, giardini storici e parchi urbani. È docente in corsi di formazione per il settore florovivaistico e corsi di specializzazione per la progettazione del verde; svolge attività di educazione ambientale nelle scuole primarie e secondarie. È componente di commissioni locali per il paesaggio.
Titolo: Il giardino mediterraneo e le corti: profumi, colori e forme da non dimenticare
Il giardino mediterraneo evoca in qualche modo una condizione di sacrificio per le piante, che si sono dovute e si devono adattare a condizioni climatiche estreme: elevata insolazione e carenza di acqua. Nonostante le limitazioni, il giardino mediterraneo ha trovato rifugio anche in piccoli ambiti protetti, dove ha potuto esprimere insospettati caratteri anche grazie all’utilizzo di specie non propriamente autoctone.
Il giardino e le corti, rappresentano oggi piccoli scrigni di meraviglie, non sempre opportunamente valorizzati o comunque a rischio di degrado; soprattutto laddove, la libera fruizione è supportata da mirati interventi di manutenzione e in alcuni casi di restauri, spesso non fedeli al progetto originario, a causa della carenza di materiale iconografico e/o mancata messa a disposizione dello stesso.
Prof. Giuseppe De Mastro, Università degli Studi di Bari
Biografia
Professore associato di coltivazioni erbacee presso la Facoltà di Agraria e docente di agrotecniche delle colture officinali presso la Facoltà di Farmacia dell’Università di Bari. Componente della Giunta di Facoltà, nel 2005 è stato eletto rappresentante nel Senato Accademico. Dal 2008 Direttore del Centro didattico sperimentale “E. Pantanelli” di Policoro (MT) dell’Università di Bari. E' stato Visiting Researcher presso Istituti di ricerca universitari negli Stati Uniti, Belgio, Brasile, Argentina, Olanda, Austria. E’ componente del Comitato Direttivo del Working Group of Medicinal and Aromatic Plants IPGRI, ed è rappresentante nazionale dell’Interregional Cooperative Research Network on Cotton della FAO dal 1996. Ha seguito corsi di formazione e specializzazione post-laurea in Turchia, Spagna e Italia. Ha collaborato ed è stato responsabile scientifico di progetti di ricerca della FAO, dell’Unione Europea, del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF), del CNR e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e della Regione Puglia. Ha partecipato a diversi progetti di Cooperazione Internazionale (Ministero degli Affari Esteri) in Romania, Siria e Libano. E’ membro di diverse società scientifiche per gli studi agronomici (Società Italiana di Agronomia, Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana, International Society for Horticultural Science, International Society of Organic Agriculture Research). Dal 2007 è componente del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Agronomia. Autore di oltre 100 pubblicazioni su vari argomenti di interesse agronomico, con particolare attenzione ai problemi dell’agricoltura degli ambienti meridionali e coautore di un libro sulle piante officinali.
Titolo: Le specie officinali nella progettazione di parchi e giardini
Le specie officinali si caratterizzano per la presenza di numerosi principi attivi da sempre di largo impiego come rimedio per la cura di molteplici malattie, cosmetico, liquoristico ed alimentare.
Storicamente molte officinali hanno rappresentato anche elementi di grande interesse ornamentale e trovato ampia e frequente coltivazione nei giardini dei monasteri, tanto da rendere queste piante da sempre ampiamente utilizzate nella progettazione di parchi e giardini.
Il giardino rappresenta, da sempre, un luogo di diletto e di piacere, talvolta anche luogo dell’“utile” grazie alla produzione di frutti, sostanze medicamentose e di fiori. Nel novero di tali specie, intrinsecamente belle ed utili, ricadono indubbiamente anche moltissime medicinali ed aromatiche, da sempre ampiamente utilizzate.
Arch. Giorgio Skoff, socio Ass.ne Italiana di Architettura del Paesaggio
Biografia
Architetto, socio AIAPP (Associazione Italiana Architettura del Paesaggio) esperto di tecniche selvicolturali, nasce a Milano nel 1959. Viaggia molto, armato solo di curiosità e macchina fotografica, in Europa, Asia ed Africa. Vive in Somalia per un lungo periodo dove svolge una ricerca sui processi di sedentarizzazione delle popolazioni nomadi. Viaggiare contribuisce ad educarlo all’osservazione e comprensione della natura e del paesaggio. Tornato in Italia completa gli studi di Architettura, comincia a collaborare dal 1994 con professionisti del settore della progettazione alla realizzazione di parchi, giardini e verde pensile. Attualmente svolge attività di libero professionista e docente nel settore della formazione, ha collaborato con la Facoltà di Agraria di Bari ed il FORMEZ. Ha pubblicato, diversi articoli scientifici, partecipato a convegni del settore, presentando i progetti e ricerche realizzati in Liguria, Toscana, Lombardia, Puglia.
Titolo: Giardini segreti e pubblici parchi. La progettazione di un verde mediterraneo
La relazione parte dall’analisi della figura dell’architetto del paesaggio quale specialista multidisciplinare della progettazione del verde. Tale multidisciplinarietà è il fulcro infatti della corretta progettazione di un verde “mediterraneo”. Dopo dei brevissimi cenni sul concetto di mediterraneità si passa ad affrontare l’idea del giardino segreto arrivando a parlare delle caratteristiche dei nostri giardini privati. Si affrontano alcuni esempi di realizzazioni individuando i diversi aspetti disciplinari affrontati nella progettazione. Si conclude individuando il passaggio dal verde privato a quello aperto al pubblico degli alberghi e sale ricevimenti dimostrando l’adeguatezza anche in questi casi che quei caratteri di mediterraneità permettono la sostenibilità e l’integrazione nel paesaggio.
Prof.ssa Maria De Mola, docente di storia dell’arte
Biografia
Nata a Fasano nel 1958, è docente di Storia dell'Arte presso il Liceo Classico “Galileo Galilei” di Monopoli. Si è laureata nel 1982 presso l'Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari con la tesi Contributo allo studio del territorio di Fasano. Gli insediamenti rupestri. Ha conseguito il perfezionamento in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi “Carlo Bo” di Urbino. Dal 1982 incentra i suoi interessi culturali e di ricerca sul patrimonio storico-artistico, pubblicando numerosi saggi e articoli e allestendo esposizioni e mostre. Fra le pubblicazioni: Vivere in villa, in Atti del Convegno di Studi “Paesaggi e rotte mediterranee della cultura. Turismo integrato e riuso delle architetture (a cura di C. Silvio Fioriello), Abbazia S. Angelo de' Grecis, Fasano - Progetto S.I.Ri.Ar. Grecia - Italia – Università degli Studi di Bari, Gelsorosso, Bari 2008; Schede sui Beni culturali di Fasano, in M.S. Calò Mariani, M.R. Cassano (a cura di) Censimento delle evidenze paesaggistiche, archeologiche e architettoniche del territorio di Fasano (BR) - Progetto S.I.Ri.Ar. Nell’intento di promuovere un rapporto di attiva collaborazione tra il mondo della scuola e istituzioni pubbliche e private organizza, dirige e coordina seminari e corsi di aggiornamento, visite guidate e sussidi didattici. Svolge attività artistica dedicandosi alla pittura e alle arti decorative.
Titolo: Il giardino nell’arte
L'intervento si svolgerà commentando un repertorio fotografico di opere pittoriche e architettoniche che rappresentano il valore artistico del giardino, del frutteto o del genere del paesaggio. La presentazione privilegerà gli esempi più significativi, che caratterizzano i diversi periodi storico-artistici; si comincerà dalle prime raffigurazioni provenienti dal mondo antico, in particolare dall'arte egizia e romana, per proseguire con l'iconografia del giardino simbolico, peculiare della tradizione paleocristiana e della koinè bizantina. Seguirà il Medioevo con esempi del giardino dei semplici e il Rinascimento con gli straordinari esempi dei giardini delle ville, commissionate dalle signorie fiorentine o dall'oligarchia veneta, o delle iconografie pittoriche, dove la natura e i suoi frutti diventano motivo di approfondimento scientifico o simbolico. Del '600 e del '700 saranno commentate le immagini delle grandi residenze che le monarchie europee eleggono a centri di potere e di svago, fondendo l'impianto architettonico con il giardino e il paesaggio circostante. La conclusione si svolgerà leggendo alcune opere che, fra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento, in linea con la cronologia dei giardini e degli orti fasanesi, raffigurano una natura colta da un lato nella sua essenza simbolica e decadente, dall'altro in ambienti vegetali dove, la pratica dell'en plein air, consente di ripropone sulla tela le infinite variazioni cromatiche e luministiche della luce del sole.
Dott.ssa Marialucrezia Colucci, Vice Presidente Ass.ne Ecomuseale di Valle d’Itria
Biografia
Nata a Fasano nel 1983, dopo essersi diplomata presso il Liceo classico “L. Da Vinci” di Fasano, si laurea in Scienze Biologiche con specializzazione in Biologia agroalimentare e della nutrizione. La sua passione per il territorio pugliese la porta, ancor prima della laurea, a dedicarsi al turismo di tipo soprattutto naturalistico. Ma il suo vero amore è il mondo agricolo; è questa la ragione per cui prima si qualificherà esperto di restauro e riqualificazione ambientale, e poi vorrà intraprendere la sua attuale e principale attività professionale, cioè quella di consulente ed auditor di certificazioni di sistema, qualità, ambiente e sicurezza. Consapevole che la valorizzazione e la crescita economica di un territorio scaturisca necessariamente dalla conoscenza approfondita di esso e dal vero desiderio di viverlo e non semplicemente di abitarlo, decide di accettare nel 2011 la carica di Vice Presidente dell’Ass.ne Ecomuseale di Valle d’Itria e, sempre nello stesso anno, in qualità di esperto tecnico, diviene segretaria dell’Ass.ne Produttori Pomodoro Regina di Torre Canne, presidio Slow Food, perché buona conoscitrice di tale varietà orticola fasanese nonché del Parco Regionale delle Dune Costiere.
Titolo: Il giardino mediterraneo e u marangiäle: una lunga tradizione che si ripete a Fasano
L’intervento verterà su un breve excursus storico ed agronomico del giardino mediterraneo, ma soprattutto dell’agrumeto, nel mondo.
Subito dopo, verrà fatto un focus specifico sul territorio fasanese, sia quello urbano che rurale, con l’obiettivo di cogliere la vasta qualità e quantità di tipologie di giardino ancora presenti, attraverso la proiezione ed il commento di foto esemplificative scattate nel centro cittadino e nelle masserie della piana ulivetata.
Ciò sarà un input per aprire una riflessione sull’attuale arredo urbano fasanese, fortemente slegato da un gusto mediterraneo che, verrà dimostrato, è insito e radicato nella tradizione locale e che quindi va certamente preso in considerazione e recuperato.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI FASANO
|