Ceglie M.ca, 29/04/2012
Cgil denuncia atti illegittimi dell'Amministrazione Comunale
"Considerazioni su una serie di atti illegittimi posti in essere dall’Amministrazione comunale di Ceglie Messapica" è l'oggetto di una lettera aperta inviata da Ilaria Solazzo, della Fp Cgil di Brindisi, all’Amministrazione comunale di Ceglie Messapica.
Di seguito ne riportiamo integralmente il testo:
Quando l’Amministrazione Comunale di Ceglie Messapica ed i suoi Funzionari comprenderanno, come è spiegato chiaramente nella vigente legislazione, che la creazione di una dirigenza “consonante” con gli organi di questo governo locale, rappresenta un ostacolo per il buon governo della cosa pubblica?
La Direzione burocratica di questo Ente importante, non può continuare a procedere “per strappi” e contro qualsiasi logica di buon senso e, soprattutto, manageriali, perché implica per il sistema organizzativo l’assenza di imparzialità, di trasparenza e di spreco di denaro pubblico.
Come Organizzazione Sindacale della Funzione Pubblica CGIL abbiamo recepito lo sdegno di tutta la popolazione di Ceglie Messapica a seguito del licenziamento, da parte di questo Ente, dei lavoratori socialmente utili. Un atto inaudito per la storia democratica di questo Comune che, a fronte di una crisi economica profonda, senza alcuna esitazione, ha buttato in mezzo alla strada quei lavoratori che hanno che si sono resi partecipi delle difficoltà economiche del bilancio comunale, andando a prestare la loro opera nei posti che si erano resi vacanti per pensionamento e per altre cause. Costoro, è di dominio pubblico, hanno procurato un indebito arricchimento per l’Ente, confidando che in seguito l’Amministrazione comunale li potesse stabilizzare come hanno fatto tutti gli altri Comuni della provincia di Brindisi. Provi qualche Tremonti di questo Ente a quantificare tutti i risparmi realizzati dalle casse comunali attraverso il volontario impiego di questi lavoratori in posto vacanti in organico.
Non pochi, inoltre, sono stati gli abusi che alcuni dipendenti hanno dovuto subire nel momento in cui, fuori da ogni regola, l’Ente ha voluto e ha praticato la mobilità selvaggia senza alcun criterio obiettivo, ma con lo scopo precipuo di intaccare la dignità professionale di suddetti dipendenti destinatari di dette misure. Vibrata è stata la reazione di alcuni cittadini che in quel periodo, in presenza della chiusura temporanea di un importante servizio.
Illegittimi sono stati anche gli incarichi di una certa rilevanza affidati ad alcuni funzionari che, assunti recentemente e senza alcuna esperienza, hanno dovuto assolvere a compiti del tutto estranei alle mansioni per cui erano stati assunti, all’insaputa anche dell’organismo indipendente di valutazione.
In questi giorni i funzionari hanno elaborando le schede di valutazione per la distribuzione delle risorse della produttività ai sensi degli artt. 17 e 18 del CCNL 01.04.1999, senza tener conto che il richiamato art. 18 è stato sostituito abbondantemente dall’art. 37 del CCNL del 22.01.2004. Trascurando, l’Amministrazione, che, in base alle recenti norme legislative e contrattuali, tutti gli atti amministrativi che sono difformi, rispetto alle norme del Contratto Nazionale, sono da intendersi, a tutti gli effetti, nulli.
Per questa ragione le schede di valutazione devono essere ritirate e rielaborate in base ad un nuovo regolamento che applichi tutte le norme dell’art. 37 del CCNL del 22.01.2004. Queste norme, infatti, tengono nella dovuta considerazione il rispetto del modello di relazione sindacale idoneo ad apprezzare gli effettivi incrementi della produttività ed il miglioramento quali-quantitativo dei servizi, nonché il livello di conseguimento degli obiettivi predefiniti nel Piano Esecutivo di Gestione (PEG).
Analogo rilievo viene posto alla vostra attenzione riguardo all’applicazione del sistema di valutazione della performance. Le disposizioni correttive ultime del D.Lgs. 150/2009 hanno decretato il definitivo fallimento della Brunetta.
“L’essenza della natura dell’uomo sta nella sua psiche, ossia nella sua anima, nella sua intelligenza e, quindi, in ciò che permetta all’uomo di diventare buono o cattivo” (Socrate).
COMUNICATO STAMPA FP – CGIL
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