Brindisi, 02/05/2012
Uilcem: "stanchi della politica del No"
Non si può rimanere inermi, davanti ad una scandalosa quanto scellerata campagna denigratoria contro il sistema industriale, messa in atto per puro ideologismo politico o peggio ancora per pura strumentalizzazione elettorale.
E’ preoccupante quello che è accaduto negli ultimi tempi, ma ancora più vergognoso è quanto sta avvenendo in queste ultime settimane a poche ore dalla tornata elettorale per le Amministrative del 6 e 7 maggio.
Non bastano i gravi problemi economici, iniziati, è bene ricordarlo per una crisi dovuta ad una profonda speculazione finanziaria mondiale che, per intuizione geniale di qualcuno, doveva sostituire il mondo produttivo. Essa, naturalmente ha comportato ricadute negative dirette verso le aziende e quindi verso l’intero sistema occupazionale in Italia e in particolare nel nostro territorio brindisino, è di queste ore la notizia di un ulteriore aumento dei disoccupati in Puglia in particolare nell’ambito giovanile e femminile.
Ora ci si mette anche chi, utilizzando un terrorismo psicologico fuori da ogni regola, ha fatto del suo credo politico e di vita lo sciacallaggio continuo verso un sistema industriale oggi divenuto, grazie alle nuove tecnologie, senza dubbio più eco-compatibile.
Una mortificazione continua, non solo verso le aziende, in particolare verso quelle che, spinte anche da continui Accordi Sindacali e da nuovi Protocolli Ambientali, hanno già investito e continuano a farlo in opere legate a migliorie ambientali come nel caso di Enipower, Versalis (Eni), Enel, Basell e Sanofi Aventis, guarda caso tutte aziende che nell’ultimo anno, tra l’altro, hanno anche assunto nuove maestranze con contratti veri, dignitosi e a tempo indeterminato, ma anche verso tutti quei Lavoratori che, quotidianamente con spirito di sacrificio e con grande professionalità, mettono a disposizione la loro opera per condurre al meglio gli impianti.
Ecco perché, siamo stanchi e non possiamo più accettare di essere additati come coloro che continuano a creare un dissesto ambientale e sanitario.
Attraverso il nostro lavoro, non produciamo MORTE, ma beni di consumo e servizi necessari a soddisfare le nuove e grandi esigenze della vita moderna di ognuno di noi e anche di quelli che protestano contro tutto trincerandosi dietro lo slogan “Never in my garden”, salvo poi utilizzare le nuove e moderne tecnologie scoperte attraverso la ricerca e realizzate proprio grazie a questi impianti fortemente combattuti.
Noi non vogliamo perseguire la solita storia del ricatto occupazionale, ma sarebbe perlomeno opportuno conoscere quanta occupazione ha creato questo fantomatico “nuovo modello di sviluppo” tanto conclamato per oltre dieci anni, non solo dalla passata Amministrazione Provinciale e Comunale ma anche da Candidati a Sindaco di liste riconducibile ad un unico sistema di associazioni ambientaliste. Liste, tra l’altro, presentate divise perchè probabilmente ognuna di loro legata a veri “sistemi di potere” o lobby se preferite che tanto danno hanno creato e continuano a creare al nostro paese.
Dimostriamo quindi, il 6 e 7 maggio che Brindisi vuole continuare a lavorare e a produrre ricchezza per il bene di tutti quanti e soprattutto che noi Lavoratori dell’industria siamo consapevoli dei rischi del nostro mestiere (come quelli di qualsiasi altro), ma convinti che solo attraverso una sinergia corretta e senza infingimenti da parte di tutti i soggetti interessati possiamo migliorare la nostra esistenza.
Stanchi della Politica del NO’ !
Bisognosi invece della Politica del Lavoro che risponda al vero sviluppo e recuperare quindi un sistema economico al collasso, attraverso l’occupazione.
COMUNICATO STAMPA UILCEM
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