Brindisi, 04/05/2012

Elefante (Pd): "Brigante, il re è nudo"

Dalle alte mura del suo castello l’imperatore Giovanni Brigante è uscito allo scoperto, ha ufficializzato i suoi non tanto oscuri piani politici.
Noi del Partito Democratico di Brindisi, l’avevamo detto in tempi non sospetti che “il compagno” G. Brigante era affetto da una grave crisi di identità politica; non solo ha nuovamente diviso la sinistra attaccando tutti coloro i quali non hanno sposato il suo misterioso progetto politico, ma ha persino stravolto, all’ultimo minuto, i progetti politici di tanti amici e compagni che lo hanno sempre seguito e che con un altro gioco di prestigio, si sono visti alleati con una realtà politica di destra, sudista e alleata a livello nazionale con la Lega e Silvio Berlusconi.
Probabilmente, affetto dalla sindrome di Stoccolma e legato al suo “sequestratore politico” Mauro D’Attis, è stato portato pian piano a legarsi con una parte di destra che lui per trent’ anni ha sempre detto di aver combattuto, quella stessa destra che oggi appoggerà in un ipotetico ballottaggio.
Caro Giovanni non ti sei presentato alla conferenza stampa con la Poli Bortone mandando un tuo rappresentante, cercando così di nascondere le tue ossessive esagerazioni politiche degli ultimi tempi; hai scritto un comunicato il cui contenuto è stato subito smentito dalla stessa Poli Bortone, la quale ha ribadito esplicitamente di aver sottoscritto un patto con le tue liste.
Hai ricordato che IO SUD era fino a poco tempo fa in giunta con il Laboratorio, quello stesso Laboratorio che tu hai appoggiato nella scorsa tornata elettorale provinciale con Ferrarese presidente, lo stesso che, se avesse accettato te come candidato sindaco, sarebbe stato non più l’ uomo da attaccare ma un alleato importante.
Credo a questo punto che una pausa di riflessione da parte degli amici e compagni che ti hanno sempre seguito e creduto sarà inevitabile, poichè in politica le esigenze della collettività vengono prima degli esasperati protagonismi politici.

COMUNICATO STAMPA ANTONIO ELEFANTE - PARTITO DEMOCRATICO