Brindisi, 10/05/2012
Ordine Avvocati: Pratica forense, retroattività dell'attività presso Enti Pubblici
Con l’entrata in vigore del decreto legge 24 gennaio 2012 n.1 sono state poste all’attenzione degli Ordini Forensi d’Italia alcune questioni che riguardano la pratica e che di seguito possono così sintetizzarsi:
• se sia stata modificata la durata complessiva da due anni a diciotto mesi con valore precettivo e non meramente programmatico;
• in caso positivo, se la modifica decorra dal 24 gennaio 2012 e valga solo per il futuro ovvero si estenda anche alle ipotesi in cui il periodo di tirocinio, utile per l’ottenimento del certificato di compiuta pratica, non sia ancora terminato;
• se il conseguimento del diploma rilasciato dalle scuole di specializzazione per le professioni legali continui a determinare la sostituzione di un anno di pratica svolta nella c.d. forma tradizionale;
• se sia possibile dal 24 gennaio 2012 svolgere i primi sei mesi di pratica in concomitanza con il conseguimento della laurea;
• se sia possibile dal 24 gennaio 2012 svolgere la pratica presso pubbliche amministrazioni e presso avvocati dipendenti di pubbliche amministrazioni, iscritti nell’elenco speciale annesso all’albo.
Il dato normativo crea gravi problemi d’interpretazione e ha portato tutti gli Ordini a segnalarli al Consiglio Nazionale Forense, il quale, a sua volta, ha interessato il Ministero per i dovuti chiarimenti.
Dopo l’entrata in vigore dell’art.9 comma 6 del citato d.l. n.1/2012 i praticanti avvocati e coloro che vogliono iscriversi nel registro speciale hanno rivolto al Consiglio numerose richieste relative ai temi sopra evidenziati.
Avendo forte il senso della responsabilità e non rimanendo silenti o insensibili alle legittime aspettative dei giovani che intendono intraprendere il percorso formativo professionale o che l’hanno già avviato prima di quest’anno, il Consiglio ha doverosamente affrontato i problemi cercando di dare risposte motivate e convincenti, garantendo così, quantomeno nelle more di possibili futuri chiarimenti qualificati (specie di fonte normativa), un quadro di riferimento utile per districarsi nel groviglio degli interventi legislativi succedutisi nell’ultimo anno.
Vi offro in comunicazione il provvedimento adottato dal Consiglio augurandomi, anche a nome dei Colleghi Consiglieri, di ricevere il Vostro apporto culturale qualificato.
COMUNICATO STAMPA ORDINE DEGLI AVVOCATI DI BRINDISI
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