Brindisi, 10/05/2012
Lavori lungomare, Italia Nostra: "inopportuno ricoprire i reperti"
Gli scavi archeologici e la riqualificazione lungomare di Brindisi sono all'oggetto di una lettera aperta inviata da Domenico Saponaro, presidente di Italia Nostra - Sezione di Brindisi, a Mimmo Consales, Sindaco di Brindisi, a Luigi La Rocca,
Soprintendente ai Beni Archeologici della Puglia, ad Hercules Haralambides, Presidente dell’Autorità Portuale di Brindisi
e, per conoscenza, agli organi di informazione.
Di seguito ne riportiamo integralmente il testo:
L’ipotesi, ventilata dall’Amministrazione Comunale di Brindisi, di ricoprire i reperti rinvenuti durante i lavori di scavo
per il restauro del lungomare è assai discutibile e inopportuna.
Ricacciare sotto strati di terra e cemento le tracce della storia, adducendo motivazioni ascrivibili a esigenze
economiche o a urgenza temporale (una variante al progetto aggraverebbe i costi e allungherebbe la durata dei lavori)
è un atto, a nostro avviso, sbagliato.
Lo è sia sul piano della reale convenienza economica (erroneo, in tali circostanze, limitarsi a una logica di contingenza
o di breve periodo), sia in ordine agli effettivi benefici – tutti da verificare - che dalla integrale ripavimentazione
potrebbero derivare in termini di viabilità e assetto urbanistico: semmai, i vantaggi – anche economici, se vogliamo -
scaturirebbero viceversa dalla totale pedonalizzazione e fruibilità del lungomare da parte dei cittadini.
Ricoprire gli scavi priverebbe i cittadini e i turisti della possibilità di fruire di una parte cospicua del patrimonio
archeologico di Brindisi: i manufatti venuti alla luce, lacerti risalenti a epoche diverse, costituiscono significative
testimonianze storiche del nostro porto, pertanto almeno le tracce più salienti andrebbero messe in evidenza.
Inoltre, occultare indiscriminatamente i rinvenimenti equivarrebbe a sacrificare un non trascurabile fattore di crescita
sociale e culturale, quello della valorizzazione dei beni storici e monumentali. Se davvero si punta alla “rinascita” del
porto di Brindisi – ma anche alla rigenerazione del suo centro storico e del suo entroterra, sia in termini di qualità
ambientale e paesaggistica sia sul piano dell’offerta culturale e turistica, ogni risorsa va tutelata e messa in luce.
Siamo certi che gli Enti in indirizzo sapranno cogliere l’opportunità offerta dai ritrovamenti del lungomare in termini di
valore aggiunto in questa grande occasione rappresentata dalla rifunzionalizzazione del waterfront e dal mutamento
del volto della città.
COMUNICATO STAMPA ITALIA NOSTRA
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