Brindisi, 11/05/2012
Parità di genere in politica, PRC: "obiettivo 50e50ovunque si decide"
La parità di genere è una questione democratica fondamentale, e a Brindisi l'emergenza democratica si è vista tutta in queste elezioni amministrative, il voto usato spesso come merce di scambio su diritti fondamentali come salute e lavoro, ' moltissimi degli aspiranti consiglieri hanno chiesto consenso elettorale non su un progetto politico ma sulle clientele. E allora quando la crisi politica diventa così grave succede che la "democrazia" diventa zoppa, perché le donne sono le prime a non essere rappresentate, infatti nessuna donna è stata eletta in questo consiglio comunale.
E' ovvio che questo centro"sinistra" non ha una visione e un disegno laico su questi temi. Le donne sono considerate una categoria da proteggere, la loro omologazione ad una politica esclusivamente maschile avviene solo concedendole un posto. Sul tema dell'autodeterminazione c'è quindi un arretramento culturale spaventoso in questa città. E’ chiaro che finché l’impianto di potere resta questo per le donne non ci può essere altro che la cooptazione.
Non ci sorprende quindi che il nuovo sindaco alla mancanza di donne elette riparerà offrendo degli assessorati. Un operazione di marketing che non vuole affrontare il problema; è ovvio che se le assessore le sceglie qualcun altro, l'autonomia di una donna democraticamente eletta è vanificata. E sappiamo bene che è comunque il dato quantitativo che fa la differenza per un vero cambiamento.
Se le donne elette sono tante il punto di vista cambia, se sono poche e anche scelte dovranno di fatto adeguarsi alla maggioranza maschile.
La Federazione della Sinistra per queste ragioni ha aderito alla campagna raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare sul riequilibrio di genere nelle elezioni per il Consiglio regionale. Non si tratta di quote ma le liste devono essere composte al 50 e 50 di donne ed uomini, non più quote quindi ma la parità effettiva. Ancora più avanzato è “L’obiettivo 50e50ovunque si decide” che le donne di Rifondazione Comunista hanno sostenuto già nel 2006. Un "principio elementare di civiltà" che svela l'esistenza di una cultura discriminante e sessista.
Benché in questa tornata elettorale abbiamo avuto una perdita consistente, la lotta e le denuncie per noi restano l'obiettivo prioritario, mentre la discussione nel nostro partito e' a tutto campo. Continuiamo ad opporci al governo Monti per affermare il diritto al lavoro, la giustizia sociale e la democrazia. Per questo da Brindisi partirà un pullman nei pressi del Tribunale alle ore 4 e 30 per una manifestazione nazionale unitaria che la Federazione della Sinistra ha promosso per il 12 maggio ore 14 a Roma Piazza Santi Apostoli. Vogliamo unire l'opposizione di sinistra e costruire l'alternativa alle politiche liberiste.
RIFONDAZIONE COMUNISTA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA - BRINDISI
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