Brindisi, 15/05/2012

Manifesto per la cultura: oltre 200 persone al primo incontro

Si è tenuto sabato il primo incontro operativo di quanti aderiscono al Manifesto per la Cultura che significativamente è stato denominato PRIMO MOVIMENTO.
Circa 200 persone, pittori, attori, registi, videomakers, operatori della comunicazione e della cultura, docenti e studenti, archeologi e architetti, addetti ai lavori e semplici curiosi, hanno discusso di luoghi, lungomare, spazi per attività artistiche, spazi per la socialità, scenari di trasformazione della vita urbana, pratiche sociali e affanni quotidiani.
Si comincia a conoscersi meglio, ci si annusa, aumentano le domande. Si sa che le domande sono essenza del processo di apprendimento e conoscenza che diviene Cultura, quando alcune parole diventano comuni e cariche di senso.
Circa 200, tante idee, curiosità, voglia di fare: fare per i giovani, far fare ai giovani, agire per gli altri e per sé perché la vita e la bellezza non sfuggano, non si frantumino nel chiacchiericcio e nel mugugno.
Circa 200, belli, tutti belli ha detto qualcuno. Seduti in cerchio, su sedie portate da casa, sul marciapiede: per costruire l’inclusione che porta i corpi allineati agli sguardi, che porta il corpo oltre sé stesso. Provare a costruire un “mondo vitale” che pulsa in sintonia con sentimenti e ragione.
Circa 200, con la volontà di provare a organizzarsi come l’esperto operatore culturale suggerisce dalla sua visione e pratica regionale e globale.
Appuntamenti, argomenti da affrontare: alla scalinata delle Colonne per capire, con altre Associazioni, Ordini, Professionisti della “cosa urbana” e Cittadini, del lungomare, delle tracce che la tradizione storica ha deposto e che l’operosità dell’oggi, come in un racconto di Saramago, ritrova, riscopre e vuole valorizzare.
La “traccia” è l’apparizione di una vicinanza e, come per Benjamin, può diventare “aura” che ci appare lontana ma che può impossessarsi di noi.
Appuntamenti, argomenti da affrontare: al Centro di Aggregazione Giovanile (CAG) al quartiere Paradiso, per capire, proporre, produrre Cultura contro la marginalità sociale, umana, urbana, generazionale e di genere. Circa 200, chi andava e chi veniva, chi è assente, chi non è potuto stare con tutti noi che oramai siamo quelli del diecieventotto.
Circa 200, che cercano di stare ognuno al proprio fianco, non separati da se stessi, oberati dai ruoli e dal disincanto, divisi tra privato e pubblico, particolare e generale, interpretazione e realtà.
Si ascolta, si dialoga, si scambiano idee per progettare insieme ricercando tra i linguaggi dell’arte, della comunicazione sociale, delle differenze che sono ricchezza, delle tante forme e formule che creano relazioni.
Circa 200, mentre il sole dorato lambiva i volti e lo scenario del porto. Seno di ponente al tramonto.

COMUNICATO STAMPA DIECIEVENTOTTO



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