Nei giorni scorsi sono stati annunciati gli investimenti per rilanciare la chimica in Italia.
Il piano strategico 2012-2015 prevede:
• la riconversione del sito di Porto Torres (Sardegna) “farà la parte del leone” in quanto uscirà
completamente trasformato grazie al notevole investimento sulla realizzazione del primo sito
“GREEN” con la produzione di bio monomeri e bio polimeri (ENI impegnata con un investimento
di 500 milioni di euro) considerando anche la quota prevista per la bonifica la somma di
investimento raggiungerà la quota di 1,2 miliardi di euro.
• riconversione del sito di Priolo (Sicilia) con 350 milioni di euro investiti per la riconversione del
polo chimico, con interventi sugli impianti di cracking e polietilene e con la realizzazione di nuovi
impianti che garantiranno il consolidamento dei livelli occupazionali.
• per il sito di Porto Marghera (Veneto) investimento per 100 milioni di euro per il riassetto
energetico.
• per i siti di Ferrara e Ravenna (Emilia Romagna) investimenti per 485 milioni di euro di cui 350
milioni di euro per il sito di Ravenna e 135 milioni di euro per il sito di Ferrara che vedranno la
realizzazione di nuovi impianti per la produzione degli elastomeri che raddoppieranno dal 15% al
30% il fatturato.
• SITO DI BRINDISI DAL PIANO STRATEGICO NON SI EVINCE ALCUN INVESTIMENTO.
La CISAL BRINDISI richiama l’attenzione e auspica che la nuova classe dirigente eletta nei giorni
scorsi al Comune di Brindisi (dopo un lungo commissariamento) sappia recuperare ed interpretare
con gli uomini giusti, capaci e competenti, il rilancio non solo di un “immagine elegante e legata alla
cultura della città”, ma tenga in considerazione le primarie esigenze di un immediato rilancio e
mantenimento dell’occupazione brindisina attivandosi con le migliori risorse a disposizione che
sappiano interpretare e confrontarsi sulle tematiche sopra citate.