Brindisi, 16/05/2012
Confindustria risponde a Uil e Uilcem: "basta disfattismo"
Con riferimento al comunicato stampa di UIL e UILCEM, pubblicato in data odierna su alcune testate giornalistiche on line, relativo – a loro dire – alla poca considerazione di alcune aziende associate a Confindustria Brindisi nei confronti del territorio brindisino, con la presente nota teniamo ad evidenziare quanto segue.
A nostro avviso, tra i tanti mali che affliggono il nostro territorio, il primo da combattere è il disfattismo.
Offendere il lavoro degli altri, peraltro senza conoscerlo a fondo solo per il fatto di non parteciparvi, contribuisce ad affossare ulteriormente il sistema economico e sociale della nostra città, già fortemente provato anche a seguito della crisi globale che sta interessando il nostro Paese e l’Europa come a tutti ben noto.
Lo spirito con il quale si sono insediati i tavoli tecnici di confronto è proprio quello di addivenire ad una concertazione tra il mondo delle imprese ed il sistema territoriale, atta a garantire, nel rispetto delle regole, il maggiore coinvolgimento dell’imprenditoria locale, e conseguentemente, dei lavoratori locali, nella realizzazione di grandi opere e/o di importanti lavori che si stanno effettuando e che si effettueranno nei prossimi mesi: modello operativo unico in Italia.
A supporto di quanto innanzi espresso, mi piace riportare un dato ufficiale della forza lavoro impegnata presso la centrale Enel Federico II nelle attività di fermata del Gruppo 4: n. 1400 unità (esclusi i lavoratori Enel) alla data del 13/05/2012, rispetto a n. 400 unita (esclusi i lavoratori Enel) impegnate prima di tale data, quindi prima dell’avvio dei lavori relativi alla sola fermata, che si protrarrà fino alla metà del prossimo mese di luglio.
Oltre a questo dato, teniamo a precisare che più del 90% degli appalti di manutenzione straordinaria aggiudicati per la suddetta attività, sono stati direttamente acquisiti da aziende locali, mentre, per quanto riguarda i rilevanti prossimi investimenti concernenti l’area carbone, tutti i sub-contractor, nazionali e internazionali – a seguito degli incontri dei citati tavoli tecnici – hanno preso contatti con diverse aziende del territorio, al fine collaborare con le stesse e di impegnare maestranze locali.
In merito alle altre criticità presenti sul territorio, stiamo cercando, anche con la collaborazione delle Istituzioni locali, di contribuire ad individuare soluzioni per il superamento delle stesse, con l’obiettivo di consolidare le realtà imprenditoriali esistenti ed i livelli occupazionali (vedasi l’ultimo tavolo tecnico con Eni del 19/04/2012).
Non possiamo non evidenziare la totale assenza, all’interno del citato comunicato, di riferimenti alla nota vicenda della Centrale Edipower, allo stato l’unico “grosso sito produttivo” attualmente bloccato, con gravi riflessi non solo sull’impiego dei lavoratori della stessa Edipower, ma su un indotto rappresentato da numerose aziende locali ed un consistente numero di lavoratori, pari al 60% del totale delle maestranze, fino a qualche tempo fa operanti nella suddetta Centrale.
Anche su tale problematica Confindustria Brindisi si è già attivata.
Quanto espresso non tende ad alimentare il disfattismo o a generare una contrapposizione polemica, bensì rappresenta una volontà di collaborazione anche con la UIL, che riteniamo essere portatrice di esperienze e bisogni utili a qualsiasi tavolo che si insedierà nel prossimo futuro.
COMUNICATO STAMPA CONFINDUSTRIA BRINDISI
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