Brindisi, 17/05/2012
Licchelo (Uil) risponde a Confindustria: "rimandiamo al mittente l'accusa di disfattismo"
La UIL prende atto del tempestivo intervento del Presidente di Confindustria Brindisi dottor
Giuseppe Marinò che esprime il suo parere su ipotetici comportamenti disfattisti nei confronti
dell'ENEL da parte dell'Organizzazione che rappresento.
Caro Presidente, lei conosce molto bene l'impegno che la UIL di Brindisi profonde da molti anni a
difesa dell'occupazione e delle aziende del nostro territorio.
Un compito svolto sempre in maniera convinta e determinata attraverso confronti serrati,
contributo di idee e proposte attraverso una azione concertativa con le aziende e le istituzioni a
tutti i livelli.
Quando invece non si offre la possibilità di condividere le scelte, vengono meno le condizioni per
mantenere un rapporto di condivisione e come tale anche il rispetto tra le parti. Per questo la UIL
non ha partecipato ai tavoli tecnici perché tutto era stato già deciso da parte dell'azienda
committente.
Signor Presidente, la UIL di Brindisi si è sempre battuta per far rispettare a tutti il primario
interesse del territorio e per tale ragione qualcuno ci ha assegnato l'etichetta di “industrialisti”. In
questo caso rimandiamo al mittente quella di essere definiti “disfattisti”.
Per quanto riguarda il dato ufficiale della forza lavoro impegnata nella fermata di Cerano si sapeva
che il numero dei lavoratori sarebbe aumentato in progress, nella fase cioè più impegnativa.
Oltre a questo pur importante dato, quali sono le ricadute reali, visto e considerato che gli appalti
sono stati assegnati ad aziende del nord, lasciando le briciole (sub appalti) a quelle locali?
Abbiamo evitato di cavalcare il malumore generale dei lavoratori.
Se però è necessario dimostrare chi ha ragione, siamo disposti a rivedere il nostro atteggiamento.
Caro Presidente non sempre le grandi società, in questo caso l'ENEL, hanno tenuto conto delle
imprese che lavorano nel territorio che sono state per questo costrette ad accettare il sub appalto
pur di lavorare.
La sua Organizzazione sicuramente ha svolto un ruolo per tutelarle consentendo loro di svolgere
attività di primaria importanza, non solo per i lavori di manutenzione ordinaria, ma anche quelli di
grande rilevanza. Però non tutte le imprese hanno ricevuto la stessa attenzione da parte dell'ENEL.
La nostra non vuole essere una contrapposizione strumentale fine a sé stessa, ma una chiara
scelta per puntualizzare a coloro che pensano di poter fare di questo territorio uso e consumo a
proprio piacimento, senza rispondere alle esigenze complessive di tutto l'apparato produttivo e,
specificatamente, alle necessità occupazionali.
COMUNICATO STAMPA UIL A FIRMA DEL SEGRETARIO ANTONIO LICCHELLO
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