Brindisi, 18/05/2012
Lavori lungomare: scavi da ricoprire ma nasceranno parco e piazza con reperti
Il nuovo Sindaco di Brindisi Mimmo Consales prende di petto la controversa questione dei lavori di rifacimento del Lungomare Regina Margherita e, soprattutto, la discussa scelta sul comportamento da tenere in riferimento ai reperti rinvenuti durante gli scavi.
Il 26 Aprile scorso, il Comune di Brindisi (allora retto dal Commissario Pezzuto) e la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Taranto avevano comunicato di aver deciso di coprire la struttura emersa dallo scavo e di voler riproporre simbolicamente il tracciato rinvenuto sul basolato stradale attraverso l’impiego di diversa pavimentazione.
Nei giorni successivi diverse associazioni e gruppi di cittadini avevano richiesto a gran voce di riflettere su tale scelta nell'ottica di una maggiore valorizzazione di quanto rinvenuto.
Ciò nonostante mercoledì 16 Maggio erano stati avviati i lavori di copertura previa salvaguardia dei riperti.
Ieri, il Primo Cittadino il Sindaco ha dato disposizione di bloccare i lavori di copertura ed ha convocato un incontro invitando la stampa ed i rappresentanti della Sovrintendenza, delle Ripartizioni comunali interessate, degli Ordini professionali (Ingegneri ed Architetti) e delle Associazioni che si sono interessate alla questione. L'incontro era aperto alla partecipazione della cittadinanza.
Insomma, la questione degli scavi inaugura un nuovo modo di fare politica a Brindisi: non più decisioni assunte esclusivamente nelle sale del potere ma scelte effettuate dopo aver condiviso le problematiche in confronti pubblici aperti ai contributi dei cittadini.
L'incontro, che si è svolto nella mattinata di oggi presso Palazzo Nervegna alla presenza del Sindaco e dei dirigenti della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Taranto e del Comune di Brindisi, ha visto la partecipazione degli Ordini degli ingegneri e degli architetti, di Legambiente, del Wwf, del Manifesto per la cultura, di Italia Nostra, del Gruppo archeologico brindisino, del Marina di Brindisi Club e del Comitato Porta d’Oriente.
Nel corso della riunione, l'Archeologa Paola Palazzo, responsabile dei lavori, ha spiegato che gli scavi hanno fatto venire alla luce una struttura che si identifica con il limite della banchina portuale di fine settecento e che tale costruzione è stata danneggiata irrimediabilmente dall'impianto fognario costruito negli anni '80. La Dott.ssa Palazzo ha poi precisato che le infiltrazioni di acqua marina rendono impraticabile l'ipotesi di lasciare visibili i reperti.
La manifestata opportunità di permettere a cittadini e turisti di fruire del patrimonio archeologico di Brindisi ha comunque trovato debita considerazione nella decisione finale scaturita dal confronto odierno.
Spiega Consales: "dopo aver ascoltato tutti abbiamo deciso di ricoprire in parte ma di valorizzare la storia creando una piazza con reperti archeologici nei pressi di Palazzo Montenegro. Inoltre nel giardino della Casa del turista sarà allestito un parco archeologico con i reperti ed un centro di documentazione fotografica sulla Brindisi archeologica. Infine realizzeremo un sito internet con ricostruzione tridimensionale degli scavi".
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