Brindisi, 21/05/2012
Lutto cittadino: si fermano i lavoratori e i ricercatori di Enel
I lavoratori impegnati nella Centrale Federico II di Brindisi, nelle ditte appaltatrici e nel Centro Ricerche Enel di Brindisi hanno interrotto le attività lavorative in segno di lutto per i tragici avvenimenti che hanno portato alla morte di Melania Bassi.
Questa mattina alle ore 11:45, si sono fermati per 15 minuti i 2000 lavoratori impegnati nelle Centrale Enel di Brindisi Sud e nelle ditte appaltatrici.
Di fronte al vile attacco subito dalla comunità Brindisina - si legge in una nota - i lavoratori hanno deciso di partecipare con commozione e solidarietà per le vittime attraverso una fermata simbolica delle attività che unisce le coscienze di un territorio che, per quanto costretto a vivere nel disagio sociale, mantiene alta la dignità, l’orgoglio della propria onestà erigendoli sempre a barriera contro ogni azione criminale di qualsiasi natura."
Dalle ore 12.30 alle 12.45, hanno interrotto le attività i lavoratori impegnati nel Centro Ricerche Enel di Brindisi.
Nella nota inviata alla stampa si legge che il gesto rappresenta una "prima azione simbolica contro la violenza ed il terrorismo, affinché libertà e democrazia si affermino e caratterizzino sempre di più la vita di questo nostro grande paese".
I lavoratori "nell’esprimere cordoglio e solidarietà alle famiglie direttamente coinvolte" hanno voluto sottolineare che "la Scuola rappresenta il futuro dei nostri figli, il nostro futuro: colpirla vuol dire colpire la democrazia, il dialogo, la giustizia, tutti noi".
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