Brindisi, 22/05/2012
Nessuna accusa per i fratelli fermati. Prosegue la caccia al killer
Sono stati rilasciati senza alcuna formalizzazione di accusa i due fratelli portati in Questura nella giornata di ieri per essere sottoposti ad accertamenti d'ufficio.
Uno di loro era fortemente indiziato di essere l'uomo che avrebbe premuto il telecomando che, sabato 19 Maggio, ha fatto deflagrare l'ordigno nei pressi dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Sociali “ Francesca Laura Morvillo Falcone” di Brindisi.
A far nascere i sospetti - degli inquirenti in primis e poi, a cascata, della stampa e dei cittadini - erano stati soprattutto una mano offesa ed il passo claudicante, caratteristiche che sarebbero proprie dell'uomo ripreso dalle videocamere di sorveglianza del chioschetto verde posto di fronte all'Istituto Professionale. Inoltre, il sospettato lavorava nel campo dell'elettronica, esperienza che - come apparso subito evidente dalla dinamica dell'attentato e come confermato in conferenza stampa dal Procuratore Di Napoli - sarebbe propria dell'attentatore.
Allo stato - quindi - non ci sono indagati, nè arrestati. Le indagini, però, continuano a ritmi serrati. Anche perchè la gente vuole risposte. E se da un lato è corretto pensare che non si può mandare all'aria un indagine per alcuni "spifferi" giornalistici (che - come è ovvio hanno sempre come matrice- qualche ventata), dall'altro c'è da considerare l'apprensione generale provocata dall'enorme portata dell'attentato e la paura per l'esistenza di uno o più killer di ragazzine che non sono stati assicurati alla giustizia.
Per quanto concerne le ultime polemiche sul comportamento dei media, noi di Brundisium.net ribadiamo di voler continuare ad operare con quel profilo basso che abbiamo sempre tenuto sin da sabato mattina. Siamo stati l'unico sito internet attivo nella Provincia di Brindisi 24 ore su 24, con decine di migliaia di accessi giornalieri e centinaia di migliaia di pagine viste (dati che non vanno mai confusi, e che se correttamente riportati ed interpretati fanno di Brundisium.net il sito internet più visitato del circondario!)
Sin da subito ci siamo "preoccupati" del clamore mediatico della vicenda e del giusto rispetto da offrire a vittime, parenti ed alla popolazione tutta. Pertanto, pur avendo a disposizione foto e video, abbiamo deciso di non pubblicare immagini del luogo della tragedia, dello strazio di parenti e amici o di minorenni (tantomeno in un letto di ospedale).
Per quanto concerne i nomi delle persone ascoltate in Questura nelle ore successive all'attentato, abbiamo quasi sempre inserito solo le iniziali, ben specificando che trattavasi di sospettati di avere un ruolo nella vicenda, ma asserendo chiaramente che non si era in presenza di indagati o - addirittura - arrestati.
Avevamo ed abbiamo altre notizie, altre circostanze ed altri nomi, ma non siamo smaniosi di pubblicarli. Noi siamo sicuri di non aver contribuito alla caccia all'uomo nè a fomentare il clima pesante che c'è nell'aria. Non sappiamo se possano urlarlo anche i falsi moralisti dell'ultima ora, anche tra coloro che esprimono giudizi senza avere contezza alcuna di come opera (ed a volte è costretto ad operare) il mondo dell'informazione.
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