Brindisi, 22/05/2012
Ordigno al Morvillo-Falcone, Budano (Acli): "atto terroristico"
Il Presidente Regionale Gianluca Budano: “Hanno colpito il senso di sicurezza dei cittadini e dei
giovani in particolare. Una nuova cultura criminale sollecita un nuovo rinnovato massiccio
impegno civico, con poco movimentismo e Istituzioni più partecipate. Subito un Consiglio
regionale allargato alle forze Istituzionali e sociali più rilevanti”
Le ACLI Pugliesi nel manifestare solidarietà e vicinanza alle vittime del vile attentato consumatosi
dinanzi all’Istituto Professionale “Morvillo Falcone” di Brindisi, ritengono il grave fatto un atto vile
teso ad attaccare il senso di sicurezza della popolazione comune, non necessariamente quella
impegnata direttamente nella lotta alla criminalità organizzata.
Le troppe coincidenze (Istituto a due
passi dal Tribunale, dalla fermata di diversi pullman di linea che trasportano gli studenti provenienti
da tutta la Provincia, Istituto titolare di un premio nazionale di legalità, intitolato a Francesca Laura
Morvillo Falcone e tappa della carovana antimafia (che tra gli organizzatori vede le ACLI pugliesi)
proprio nel giorno dell’attentato, ha il sapore del terrorismo e della sfida alla società tutta,
Istituzioni e cittadini.
La casa, assieme alla Scuola, è da sempre un luogo sicuro, sicuro per
definizione perché nessuna scelleratezza di nessun essere umano può pensare di attaccarlo, almeno
fino a ieri. “Hanno colpito il senso di sicurezza dei cittadini e dei giovani in particolare,
introducendo il concetto che non si è sicuri da nessuna parte e il male attacca i suoi nemici
diretti ma anche i cittadini comuni, non risparmiando neanche le anime innocenti dei giovani
studenti – dichiara Gianluca Budano che aggiunge – “è un atto vile che fa inorridire, che supera i
limiti di ogni scelleratezza, espressione del male più efferato, che supera la cultura criminale
degli anni novanta, fino a farci pensare che gli sforzi della società di quegli anni, compresi quelli
delle ACLI che in quegli anni furono protagoniste, siano stati vani.
Ma non è e non sarà così –
continua Budano che rilancia- una nuova cultura criminale sollecita un nuovo rinnovato
massiccio impegno civico, con poco movimentismo e Istituzioni più partecipate, espressione di
una grande partecipazione popolare diffusa”
Le ACLI Pugliesi ritengono utile la convocazione monotematica di un Consiglio Regionale,
allargato alle forze vitali della società (Organizzazioni Sindacali e Datoriali, Libera, Forum del
Terzo settore, Forum delle Famiglie, Conferenza Episcopale Pugliese e altre Confessioni Religiose
presenti sul territorio pugliese) e alle Istituzioni maggiormente rilevanti (Direzioni distrettuali
antimafia, Prefetture, Questure, Sovrintendenza Scolastica, Anci e Upi ad esempio).
Invito che
l’Associazione rivolge al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola con l’auspicio che venga
accolto, certi della meritoria sensibilità dimostrata in questi anni sul tema anche quando i riflettori
della cronaca erano spenti (vedi ad esempio l’importante sostegno della Regione Puglia alle azioni
tese a favorire il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, anche con il coinvolgimento di
Libera).
“Una risposta di partecipazione allargata, ispirata alla coesione sociale e al contrasto
diffuso a tutte le mafie, le ingiustizie e le eversioni, per rispondere – conclude Budano – a chi ha
pensato ad arte ad alimentare un senso di insicurezza diffuso, in tempi come questi dove tale
stato d’animo lo mutuiamo di già dalla crisi economica in atto. Chi ha schiacciato il pulsante di
quel maledetto telecomando non si senta inosservato, perché a cercarlo e scrutarlo ci sono tutti i
cittadini italiani e non solo le forze dell’ordine”
Le ACLI Pugliesi proporranno a tutte le Presidenze Regionali italiane acliste di assumere la
medesima iniziativa della richiesta di convocazione delle assisi legislative regionali nei territori di
propria competenza.
COMUNICATO STAMPA ACLI PUGLIA
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