Brindisi, 24/05/2012
Ordigno al Morvillo-Falcone, FdS: "è terrorismo"
La bomba all'istituto Morvillo-Falcone ha colpito giovani donne. L'obbiettivo di chi ha pensato e messo in atto la strage non è nuovo nella storia italiana: provocare la paura, il terrore, l'isolamento, l'atomizzazione delle singole persone, delle singole famiglie.
Chi ha voluto la strage ha inteso colpire la scuola come luogo di relazioni umane e sociali. La bomba è scoppiata dentro una società, quella brindisina e quella italiana, già ferita dalle tante sofferenze causate dalla crisi economica-finanziaria e dalle spaventose ingiustizie sociali che negano le ragazze e ai giovani il diritto al futuro.
Ancora una volta, al di là della matrice della strage, si tratta di terrorismo. Chi pensasse di uscire dalla gravissima crisi economica e morale del nostro Paese preparando nell'ombra soluzioni autoritarie, si sbaglia. Viene smentito dalla coraggiosa partecipazione delle giovani donne della scuola brindisina colpita, degli studenti italiani che non restano inermi, inerti, di fronte alla violenza terroristica.
La immediata mobilitazione e la consapevole partecipazione dei giovani non si fanno depistare dalla “caccia al mostro” di qualche testata giornalistica dalle conseguenze gravi ed imprevedibili.
In discussione c' è ben altro: il rispetto per il lavoro delle istituzioni nella ricerca dei responsabili dell'attentato e la piena autonomia del movimento degli studenti e delle forze democratiche nella loro riflessione e nella loro azione di denuncia dei possibili responsabili dell'attentato terroristico.
È sterile porre limite all'espressione di solidarietà: i simboli e le bandiere, che hanno le loro radici nella Costituzione Antifascista e Repubblicana, aiutano il confronto democratico, libero dalla retorica e dal falso unanimismo.
COMUNICATO STAMPA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA - Comitato Politico Provinciale di Brindisi del Partito della Rifondazione Comunista
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