Sanità, Friolo: "Brindisi vive situazione di difficoltà"
Lo stato di crisi in cui versa la sanità pubblica brindisina è evidente e non può che creare un allarme crescente. Le risultanze dell’assemblea dei sindacati sono inequivocabili ed evidenziano una critica aspra e particolareggiata nei confronti delle politiche gestionali dell’attuale direzione generale dell’Asl.
Un rapporto che si è inasprito sempre più proprio per l’atteggiamento della stessa direzione che ha continuamente disatteso le richieste di incontri finalizzate ad affrontare i temi più importanti e le tante emergenze che attanagliano il settore in provincia di Brindisi. Ed intanto i problemi aumentano e si aggravano e le responsabilità non possono certo ricadere sugli operatori della sanità pubblica che vivono il disagio e le mortificazioni professionali per l’assottigliamento del livello di assistenza ai cittadini. Proprio per fare in modo che cause e responsabili di questa situazione siano accertati con obiettività le organizzazioni sindacali dei medici si sono rivolti direttamente alla magistratura.
Questo ultimo fatto dimostra anche quanto siano ormai tesi i rapporti tra la manager dell’ASL di Brindisi e i rappresentanti dei medici che fanno proprie le istanze e le numerose lamentele degli assistiti, soprattutto in relazione al blocco indiscriminato dei turn-over e i conseguenti turni massacranti a cui sono sottoposti i lavoratori; situazione che si inasprirà ancora di più con l’arrivo della stagione estiva. Come sarà possibile garantire le ferie senza compromettere il funzionamento dei reparti ospedalieri? A ciò si aggiunga che gli ospedali nel Brindisino sono al collasso, come ad esempio il “Camberlingo” di Francavilla Fontana, proprio per la mancanza di personale medico, infermieristico e socio-sanitario. Situazioni, e sono soltanto alcuni esempi, che hanno spinto i sindacati a richiedere un incontro monotematico sullo stato di crisi del sistema sanitario brindisino.
Una situazione sempre più allarmante per la quale l’ASL non può più fare orecchie da mercante arroccandosi su una posizione di manifesta arroganza che nasconde macroscopiche incapacità gestionali.
Un disagio avvertito, ovviamente, non solo dai medici e dagli altri operatori della sanità pubblica ma anche e soprattutto dai cittadini che non trovano più servizi adeguati sul territorio ed è evidente che neppure i consiglieri regionali di maggioranza riescono a farsene interpreti in quanto appaiono più attenti a difendere scelte di partito e mantenere in vita il governo Vendola che a privilegiare gli interessi veri dei cittadini. Nel frattempo a Brindisi si vive una situazione di totale difficoltà e l’assessore regionale dovrebbe intervenire con immediatezza per comprendere e rimuovere le cause di questa logica del muro contro muro che impediscono di fatto la ricerca di soluzioni in grado di tamponare l’emergenza.
