Mesagne, 31/05/2012
Il Comune non aumenterà l'Imu
Il Comune di Mesagne non aumenterà l’IMU
Il prossimo 18 di giugno scade la prima rata dell’IMU che, secondo le disposizioni normative, sarà
applicata nella misura delle aliquote previste dal Governo Monti: 0,4% sulla prima casa (cui occorre sottrarre
la detrazione fissa di 200€ e di 50€ per ogni figlio a carico) e dello 0,76% su tutti gli altri immobili.
Occorre distinguere nettamente il dissenso profondo verso questa odiosa imposizione fiscale dall’alto
– in epoca di federalismo solo a parole – dai doveri che ricadono sui pubblici amministratori e sui cittadini.
Per quanto riguarda le critiche l’ANCI (Associazione nazionale Comuni Italiani) ha scelto da tempo una dura
contestazione a questa “patrimoniale”, senza però aderire a nessuna obiezione fiscale, che raddoppierà per i
contribuenti l’imposta da pagare sulla propria abitazione rispetto all’ICI. Inoltre di questo tributo,
inopinatamente chiamato “municipale”, solo una metà andrà ai Comuni perché il resto sarà di appannaggio
dello Stato che incasserà addirittura l’intera somma (si versa infatti con il modello F24) per poi riversarla agli
Enti locali.
Ma ovviamente ai cittadini interesserà poco questa “diabolica” distinzione voluta dalla legge quando
si vedranno costretti a uscire dalle proprie tasche il doppio di euro rispetto al passato per adempiere ai propri
doveri fiscali, e quindi poco importa per il contribuente se i soldi li prende lo Stato o il Comune. Ma non è
così poiché la nuova IMU raddoppia i costi per il cittadino e riduce l’entrate per i comuni che mentre prima
incassavano, come per il comune di Mesagne, lo 0,65% ora avranno solo lo 0.38% vedendosi spesso costretti
ad aumentare le aliquote per recuperare il gettito e per garantire i servizi.
L’Amministrazione comunale di Mesagne, presieduta dal Sindaco Scoditti, non sceglierà la
strada di scaricare sui propri cittadini le politiche di bilancio e non aumenterà di un millesimo le
aliquote previste dal Decreto Monti. Ci faremo carico del minore gettito con un ulteriore risparmio sulle
spese e incentivando la lotta contro l’evasione fiscale ma resistendo quanto più a lungo possibile ad ogni
aumento della pressione fiscale. Avremmo potuto rinunciare ad applicare la IMU sulla prima casa ma non
l’abbiamo fatto per tre ragioni. Innanzitutto abbiamo voluto seguire le indicazioni ministeriali che rendevano
allo stato inutile ogni variazione per la prima rata tranne innescare meccanismi di rimborsi o conguagli
successivi. La seconda ragione consiste in una previsione degli Uffici comunali che confermano la tendenza
secondo la quale oltre il 75% delle abitazioni principali saranno di fatto esentate con l’applicazione delle
detrazioni previste per legge. Terza ed ultima ragione, riducendo l’IMU prima casa avremmo dovuto
aumentare le altre aliquote già altissime per il tasso (0.76%) ma anche per gli enormi moltiplicatori delle
rendite catastali (160).
Per agevolare il lavoro dei cittadini e degli addetti ai lavori l’Ufficio Tributi ha predisposto un
dettagliato vademecum sulla imposta che potrà essere ritirato presso lo stesso Ufficio Tributi o presso l’URP.
Inoltre sul sito istituzionale del Comune di Mesagne è operativa una sezione tutta dedicata all’IMU, con
informazioni più sintetiche e meno ostiche sull’argomento. Nella sezione potrà essere calcolata la propria
quota di Imu da pagare ed in più i cittadini troveranno un servizio che consente, registrandosi, di collegarsi
all’Ufficio del Territorio (il vecchio Catasto) per consultare la propria rendita catastale.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MESAGNE
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