Brindisi, 28/06/2012
Assenteismo alla Asl di Brindisi: rinviati a giudizio cinquanta dipendenti
Arriva il rinvio a giudizio per la cinquantina di dipendenti della Asl di Brindisi che nel Novembre 2010 furono accusati di truffa aggravata e continuata in danno del Servizio Sanitario Nazionale.
Nell'odierna udienza preliminare, presenziata dal procuratore capo Marco Dinapoli, è stata fissata al 3 dicembre prossimo la prima udienza del processo che vede imputati diversi dipendenti della Asl di di Brindisi.
Come si ricorderà ebbe grande risonanza la lunga e delicata indagine condotta dai Carabinieri del Comando di Brindisi che accertò la circostanza che medici, infermieri e fisioterapisti della Asl di Brindisi si allontanavano dall'Ufficio durante gli orari di lavoro e facevano timbrare il cartellino da colleghi oppure da addetti alle pulizie.
Nel corso dell'indagine i Carabinieri si avvalsero di pedinamenti, filmati e fotografie per ottenere la prova incontrovertibile che i lavoratori del settore sanitario fingevano di essere presenti sul posto di lavoro ma, invece, si trovavano altrove. Si scoprì che diversi dipendenti facevano timbrare il cartellino a colleghi o agli addetti alle pulizie ma poi si allontavano dallo stabile per fare la spesa o, in alcuni casi, per svolgere altri lavori, compresa l'attività sanitaria privata.< br>
Così facendo le liste d'attesa per le visite mediche o per gli esami specialistici si sono allungate nei tempi.
L'indagine produsse la notifica di 24 provvedimenti di custodia cautelare e 45 avvisi di garanzia nei confronti di medici, infermieri, tecnici di radiologia, impiegati amministrativi ed addetti alle pulizie, tutti dipendenti o convenzionati con la ASL di Brindisi.
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