S. Vito dei N.nni, 25/07/2012
Aggrediscono coetanei a calci e pugni: identificati su facebook
I Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni, nella mattinata odierna hanno dato esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare emessa dall’ufficio GIP del Tribunale di Brindisi, che concordava con quanto emerso nel corso delle indagini. Il provvedimento ha previsto l’arresto di Piero Lo Monaco, 19 anni, che è finito ai domiciliari e la misura cautelare dell’obbligo di dimora per il pregiudicato Salvatore Urbano, 24 anni.
Le indagini hanno appurato che i due, il 28 e il 29 aprile u.s., si sono resi responsabili di due distinte aggressioni scaturite per futili motivi nei confronti di coetanei.
Nel corso della prima aggressione, ad avere la peggio è stato un ragazzo classe 1993, che è stato preso a calci e pugni in faccia e sul corpo riportando la frattura del setto nasale, nonché lesioni guaribili in sette giorni più l’intervento chirurgico per la riduzione per la riduzione della frattura.
Il 28 maggio 2012, alle ore 22,00 circa, la vittima era da solo a bordo della sua autovettura a San Vito dei Normanni, giunto nelle vicinanze della sua dimora, veniva bloccato dal Lo Monaco Piero, che era in compagnia di un altro giovane, che gli intimava di scendere dal veicolo in modo minaccioso; questi, facendosi coraggio, scendeva e veniva immediatamente aggredito verbalmente e successivamente colpito in varie parti del corpo gli aggressori, poi, si allontanavano chiamandolo ed insultandolo.
La seconda aggressione avveniva il 29 aprile 2012, ai danni di P.A., 21 anni, che subiva il trauma cranio facciale con frattura mascellare destra, frattura del pavimento orbitario omolaterale ed, infine, la frattura composta della parete posteriore guaribile in 60 giorni.
La vittima, incrociando i due indagati, con tempo prima cui aveva avuto una discussione e che inoltre erano in compagnia di una sua ex ragazza, decideva immediatamente di allontanarsi per evitare spiacevoli episodi. Il malcapitato non faceva neanche in tempo a muovere il primo passo che il Lo Monaco si avvicinava velocemente a lui, lo toccava sul petto con prepotenza e testualmente diceva "ehi vieni qua vie ca tagghia di na’ cosa", nonostante un tentativo di evitare discussioni il Lo Monaco gli sferrava un pugno violentissimo all'altezza della tempia destra, stordendolo; nonostante la persona offesa, fosse completamente incapace di difendersi per via di tale primo pugno, il Lo Monaco continuava a sferrare una raffica di calci e pugni, agendo con una violenza inaudita, non fermandosi neanche davanti al sangue che fuoriusciva dalla bocca e dal naso.
I militari sulla base delle indicazioni fornite dalle vittime, effettuavano una ricerca su "Facebook" inserendo il "nickname" "Rosy best", lo stesso indicato in sede di denuncia, come quello usato dalla ragazza che era in compagnia dell'aggressore di nome Piero.
Dalla ricerca risultava che "Rosy best", abitante in San Vito dei Normanni era fidanzata con Piero Lo Monaco e dal profilo di quest'ultimo venivano estrapolate le immagini personali caricate dallo stesso Lo Monaco, con cui è stato possibile realizzare il fascicolo fotografico utilizzato per l’identificazione degli aggressori.
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