Brindisi, 26/07/2012
Latini (Pd): "società partecipate non facciano clientelismo e assistenzialismo"
Con sentenza del 20 luglio us. N. 199 la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo l’ art. 4 della legge 148/2011, che sulla stampa ha avuto ampio risalto in relazione alla questione “acqua pubblica”. In realtà questa sentenza ha un più ampio ventaglio applicativo, poiché è rivolta ad abrogare un articolato di legge che puntava a stravolgere il dettato dell’art 23 bis della legge 133/2008, in materia di servizi pubblici.
Infatti, la 148 sopra richiamata tendeva a eliminare la possibilità di gestire i servizi di pubblica utilità, attraverso le cosiddette società in house, cioè le famose partecipate, che anche nella nostra Città rappresentano un elemento di notevole importanza sociale ed economica.
Di questa sentenza non potrà non tenere conto il Governo, anche nella conversione del Decreto Legge sulla revisione di spesa che come è noto ha posto dei paletti molto importanti alla prosecuzione delle attività di società come La Multiservizi Brindisi, la Santa Teresa e la Sanitas Service, gettando nello sconforto circa mille lavoratori e le loro famiglie.
Ora questa sentenza chiarisce che non sarà così semplice spazzare via tutto, anche in considerazione del gravissimo impatto sociale che ciò potrebbe avere, soprattutto in un momento di grave crisi economica e sociale, come quello che stiamo vivendo.
Certamente ha ragione il Sindaco Consales, quando richiama i lavoratori ad una maggiore consapevolezza del loro ruolo e del lavoro che devono fare nell’interesse della Città, con impegno e costanza, tuttavia non è pensabile scaricare i deficit di bilancio sulla parte più indifesa della popolazione, lavoratrici e lavoratori a 800 € al mese, quando va bene! Ma sono certo che non è nelle intenzioni del Sindaco fare questo.
Soprattutto quando poi ci riferiamo ai servizi di ausiliariato in ambito sanitario, un’attività fondamentale per migliaia di cittadini alle prese con il dramma salute e che hanno diritto di avere Ospedali in ordine ed efficienti. I lavoratori impegnati in queste importanti attività sino a qualche tempo fa erano alla mercé di aziende ed aziendine, le quali spesso non rispettavano neanche le minime condizioni contrattuali.
La costituzione della Sanitas Service deve rispondere a criteri di efficienza ed efficacia del servizio, ma deve anche ridare dignità ai lavoratori. Auspicando che coloro i quali sono chiamati a dirigere quella società, non si facciano prendere dalla sindrome “Marchionne” e pensino di poter impunemente cancellare i diritti di tanti operatori che, anche con grande sacrificio, garantiscono il funzionamento degli Ospedali.
I risparmi quindi, vanno realizzati snellendo gli apparati politici, i consigli di amministrazione, le società “fantasma” costituite solo per distribuire incarichi di secondo grado ma senza una reale capacità di produrre servizi per i cittadini, insomma i costi “riflessi” della gestione e non tagliando sul costo del lavoro.
Per quanto mi riguarda mi batterò in Consiglio Comunale e nel mio partito, il PD, perché sparisca la convinzione che hanno taluni di Società partecipate come forma di clientelismo e assistenzialismo, mentre esse se ben dirette posso produrre utili, oltre che posti di lavoro.
Spero che in tutti vi sia questa consapevolezza.
COMUNICATO STAMPA ENRICO LATINI - CONSIGLIERE COMUNALE PARTITO DEMOCRATICO
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