Brindisi, 14/09/2012
Ici Enel: BBC replica e attacca l'assessore Lo Martire
Nella nostra nota stampa sulla trattativa Comune-Enel sull’ICI da imputare alla società elettrica manifestavamo la nostra perplessità e sconcerto per la richiesta avanzata dall’amministrazione comunale, così come dichiarato in un’intervista ad una TV locale dall’Assessore Lo Martire, di 2.6 milioni di euro di ICI all’ENEL e per la trattativa che si era aperta su tale cifra con la stessa società.
Avevamo quindi chiesto da dove spunta questa cifra. Quali accertamenti sono stati effettuati visto che per una centrale più piccola l’Enel a Civitavecchia paga di ICI circa 8 milioni di euro.
Ci rispondono sei consiglieri di maggioranza che l’accertamento è in corso e che solo al termine dello stesso si potrà procedere alla quantificazione di quanto dovuto dall’ENEL.
Ci fa piacere che i consiglieri di maggioranza giungono alla nostra stessa conclusione.
Conclusione alla quale non è giunta l’Amministrazione comunale e l’Assessore Lo Martire che invece dichiara di aver intavolato una trattativa sulla base di 2,6 milioni di euro.
Sarebbe opportuno quindi che i sei solerti consiglieri comunali anziché censurare le nostre note e richieste, chiedano conto all’Assessore al Bilancio delle sue dichiarazioni e richieste all’ENEL.
Diciamo questo perché mentre loro aspettano l’accertamento qualcuno ha già deciso quanto addebitare all’ENEL.
Siamo inoltre perplessi sul fatto che si avvii una trattativa sull’importo dell’ICI con l’ENEL. Non ci risulta che tale trattativa si sia aperta con i cittadini che hanno pagato senza alcuno sconto quest’anno quanto imputato loro.
Questa trattativa per noi è equivalente ad un condono.
I consiglieri Brigante, Ferrari, Giannace, Licchello, Pagliara, Renna possono quindi scegliere tra la linea della corretta applicazione della legge anche nei confronti dell’ENEL, iscrivendosi nella lista dei paladini della città (purtroppo non molto numerosa) o iscriversi nella lista dei tantissimi paladini dell’ENEL.
COMUNICATO STAMOA BRINDISI BENE COMUNE
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