Brindisi, 15/09/2012
Accorpamento Province, Epifani (UdC) risponde a Saccomanno e Vitali
Un nonsenso le dichiarazioni dell'onorevole Luigi Vitali e dal senatore Michele Saccomanno. Appare proprio cosi, la nota presentata nella giornata di ieri dai due, alle maggiori testate giornalistiche. L'Udc' della città capoluogo però, non ci sta e vuole mettere in luce le contraddizioni che emergono da suddetta nota . Lo fa per bocca del coordinatore cittadino Giampiero Epifani: “Leggendo accuratamente le dichiarazioni di Vitali e Saccomanno, la prima cosa che risalta è un po' di confusione nei discorsi dei due. Prima promuovono la soppressione delle province, poi affermano che da parte loro ci sarà il massimo impegno a mobilitarsi per sensibilizzare l'opinione pubblica del territorio raccogliendo le firme per salvarle. Non solo, ci dicono che i 'provvedimenti attuativi ritorneranno in Parlamento e quella sarà la sede dove la rappresentanza brindisina farà sentire la sua voce senza vincoli di partito'. Forse i due signori non sono pienamente coscienti di ciò che hanno accettato senza proferire parola, seppur in virtù dei loro ruoli parlamentari: quel decreto legge 6 Luglio 2012, n. 95, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini . Quello stesso decreto che hanno loro stesso votato, convertendolo in Legge 7 Agosto 2012, n.135.
Per chi non ne fosse a conoscenza, citiamo testualmente l'art. 17, comma 4-bis: “[…] assume il ruolo di comune capoluogo delle singole province il comune già capoluogo di provincia con maggior popolazione residente, salvo il caso di diverso accordo tra i comuni già capoluogo di ciascuna provincia oggetto di riordino”.
Ecco il primo controsenso derivante dalle dichiarazioni dei due nostri parlamentari, in cui parlavano di “richiesta priva di legittimazione”, quella riguardante un possibile accordo tra Brindisi e Taranto. Di fatto avendo Taranto, una popolazione residente sul proprio territorio, maggiore rispetto a quella di Brindisi, sarebbe quest'ultima a soccombere in caso di mancato accordo. Di fatto, hanno votato così Taranto come capoluogo. Quindi in che maniera hanno svolto il proprio lavoro, se non in un modo confusionario e superficiale? Anzichè attendere le modalità di attuazione della soppressione, perchè non si sono già impegnati in precedenza per evitare che si arrivasse a una situazione tale?
Perchè il ruolo di collante, tra i vari enti della Provincia, del Presidente Ferrarese, viene visto con un'accezione negativa? Ce lo chiediamo tutti.
“Si sono limitati – insiste Epifani - solo ad attaccare il Presidente Ferrarese per non avere, seguendo la linea di altre cento province, evitato di sperperare ingenti somme di denaro effettuando il ricorso, dopo aver inoltre ricevuto i pareri negativi di tre luminari nel campo costituzionale. Inutile anche perchè, qualora dovessero aver ragione le pochissime Province, promotrici dello stesso, automaticamente varrebbe per tutte le altre. Il paradosso è che attaccano Ferrarese, di non aver fatto il ricorso contro una legge che proprio loro hanno votato, salvo poi criticarlo nel momento in cui il Presidente esprime un parere contrario a tutto ciò che è accaduto, soprattutto per loro colpa.
Tentano invece, come sempre nelle situazioni di loro difficoltà, di spostare l'attenzione su Ferrarese e la Provincia, che sono al contrario la vera parte lesa dei loro comportamenti.
Delle due l'una: o Vitali e Saccomanno dormivano votando una legge che cancellava la nostra Provincia e la nostra città Capoluogo oppure, cosa ancor più grave, hanno recitato, in questi mesi una commedia che oggi si sta trasformando in una tragedia per i cittadini che avrebbero dovuto rappresentare in parlamento”.
Conclude poi il coordinatore cittadino UDC: “Non ci sono scusanti al loro disimpegno mostrato in sede parlamentare. Se avessero lavorato cum grano salis in precedenza, si sarebbe potuta evitare questa situazione penalizzante per il futuro della nostra terra”.
COMUNICATO STAMPA GIAMPIERO EPIFANI - COORDINATORE CITTADINO UDC
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