Brindisi, 19/09/2012
UdC e Noi Centro: “da oggi parte la crociata per salvare Brindisi capoluogo”
Si continua a fare soltanto inutili polemiche, mentre l’unico obiettivo dovrebbe essere quello di scongiurare la scomparsa della città di Brindisi come capoluogo, cosi come già avvenuto per l’ente Provincia. Nessuno forse si sarebbe mai aspettato che accadesse quanto è accaduto per la Provincia di Brindisi, che in soli tre mesi è stata cancellata, e con essa il suo patrimonio storico-culturale. In rappresentanza dei nostri partiti Udc e ‘Noi Centro’, siamo in questi giorni impegnati per individuare la migliore soluzione possibile per poter salvare la nostra città Capoluogo, che senza il nostro impegno a brevissimo perderà inevitabilmente, oltre allo stesso ente Provincia, anche la Prefettura, la Questura, la Camera di Commercio, la Asl, lo Iacp, la Stp, l’Asi, il Provveditorato agli studi, i Comandi provinciali delle forze dell’ordine, gli Ordini professionali provinciali, le segreterie provinciali delle organizzazioni sindacali e di assistenza, agenzia delle entrate, direzione provinciale del lavoro, la sede provinciale dell’Inps, comando provinciale della Polizia Forestale di Stato. Un vero e proprio colpo al cuore inferto all’economia della nostra città. Basti solo pensare all’effetto dirompente di tutto questo. Questa drammatica situazione rinviene dagli effetti della legge 7 Agosto 2012, n.135 che all’art. 17 comma 4-bis cosi recita: “In esito al riordino di cui al comma 1, assume il ruolo di comune capoluogo delle singole province il comune gia' capoluogo di provincia con maggior popolazione residente, salvo il caso di diverso accordo tra i comuni gia' capoluogo di ciascuna provincia oggetto di riordino”. E’ tutta colpa di questo maledetto comma, non previsto dall’iniziale decreto legge ma voluto dal Parlamento il 7 agosto proprio da quei parlamentari che oggi, messi con le spalle al muro, non sapendo più cosa dire per difendersi, addirittura minacciano querele per diffamazione.
Premettendo che una errata denuncia per diffamazione produrrebbe una chiara denuncia per calunnia, tutta la classe dirigente di Udc e Noi Centro, chiede di essere denunciata consapevole che tale azione non fermerà la determinazione nel salvaguardare l’integrità economica, sociale e storica della città di Brindisi.
In virtù delle nuove dichiarazioni rese dai sindaci di Brindisi, Mimmo Consales, e di Taranto, Ippazio Stefàno, invitati dal Presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, da oggi il nostro obiettivo primario sarà quello di salvaguardare, con tutte le nostre forze, lo status della nostra città Capoluogo. L’unico modo oggi possibile è quello di realizzare una super Provincia con Taranto, che possa dare pari dignità a entrambi i territori per costituire insieme una tra le più importanti province d’Italia. In ogni luogo, in ogni piazza, faremo comprendere alla nostra gente, l’importanza dell’unica soluzione percorribile, per rimanere città Capoluogo.
COMUNICATO STAMPA UDC E NOI CENTRO A FIRMA DI:
Giampiero Epifani (commissario cittadino Udc),
Roberto Rizzo (commissario cittadino Noi Centro),
Sergio Ciullo (vice Presidente Noi Centro),
Antonio Ferrari (capogruppo Udc al consiglio comunale di Brindisi),
Toni Muccio (capogruppo Noi Centro al consiglio comunale di Brindisi),
Paola Baldassarre (vice sindaco Udc di Brindisi),
Enzo Ecclesie (assessore Noi Centro di Brindisi),
Christian Romano (assessore provinciale Noi Centro),
Isabella Lettori (assessore provinciale Noi Centro),
Nicola Siccardi (consigliere comunale Udc),
Massimo Pagliara (consigliere comunale Udc),
Lucio Licchello (consigliere comunale Noi Centro),
Giuseppe d’Andria (consigliere comunale Noi Centro),
Marco Locorotondo (consigliere provinciale Noi Centro)
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