Mesagne, 21/09/2012

Giudice di Pace, Pd: "stop alle polemiche strumentali"

La nostra proposta per salvare gli uffici del Giudice di Pace ha l’obiettivo di far nascere un momento di confronto tra tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione per salvaguardare servizi essenziali per i cittadini.
Ma a quanto pare non è dello stesso avviso Nuova Italia Popolare, che non si esime dal polemizzare su ogni tema ricorrendo ad argomentazioni che sono prive di ogni fondamento. Sull’ospedale vogliamo solo dire che nonostante il nostro circolo abbia lavorato sodo e dato dei contributi importanti attraverso proposte concrete, non ci siamo mai sottratti dal criticare pubblicamente alcune scelte della Giunta Regionale sulla Sanità.
Ma veniamo all’argomento oggetto di polemiche da parte di NIP. I dirigenti di tale movimento accusano il nostro partito di “incomprensibile riluttanza ad operare un trasferimento proprio di quegli uffici del Giudice di Pace presso l’ex scuola Marconi”, così come proposto dall’opposizione due anni fa.
E aggiungono:” ciò avrebbe consentito di risparmiare risorse importanti che oggi sarebbero state utilissime, per le casse comunali, in tempi di spending review”.
Ai cittadini vogliamo ricordare che il progetto relativo all’adeguamento e manutenzione straordinaria dell’ex Scuola Media Marconi prevedeva dei costi insostenibili per il nostro Comune, tanto che la cifra che la Giunta Incalza programmò per la rigenerazione di quell’edificio affinché potesse ospitare la sede dei Vigili Urbani, del Giudice di Pace e dell’Archivio Storico, è stata utilizzata dall’Assessore Vizzino ma è bastata solo per poter iniziare i lavori per il servizio di Comando dei Vigili Urbani.
Per il completamento dell’opera servirebbero ulteriori ingenti risorse pubbliche e dati i continui tagli del Governo centrale, è più complicato per il nostro Comune portare a termine il progetto iniziale. Ma il Partito Democratico vuole fare un’ulteriore considerazione.
Crediamo che sia davvero la scelta giusta adibire l’ ex scuola Marconi, con le conseguenti centinaia di migliaia di euro per i lavori, sottratte alle casse comunali e quindi ai cittadini, per gli uffici del Giudice di Pace?
Voglio ricordarvi che non è assolutamente vero che l’affitto dei locali per gli uffici del GdP pesa sulle casse comunali, così come scritto nella nota di NIP, dato che i costi di locazione sono sempre stati a carico del Ministero.
Ma le falsità non finiscono qui. Nip sa bene, dato che è stato oggetto di un Consiglio comunale di due anni fa, che i locali per gli uffici del Giudice di Pace non sono mai stati scelti dal Comune.
L’allora Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Damiano Franco, espresse la forte volontà di avere il Giudice di Pace a Mesagne e sottopose agli organi dell’Amministrazione giudiziaria e al GdP una serie di possibilità e furono quest’ultimi a scegliere i locali che consideravano idonei alla loro attività ,come dimostrano documenti ufficiali del GdP e dello stesso Ministero.
Detto questo, lasciamo ai cittadini giudicare se il nostro comportamento sia stato davvero “incomprensibile” o se è stato responsabile per poter rientrare nel patto di stabilità e quindi non sprecare denaro pubblico. Nonostante tutto, confidiamo che almeno su questi temi si possa non cadere nella polemica sterile e strumentale, cercando insieme la migliore soluzione possibile per l’intera comunità.

COMUNICATO STAMPA PARTITO DEMOCRATICO MESAGNE