Mesagne, 24/09/2012
Giudice di Pace, NIP: "nessuna falsità"
Fa riflettere il fatto che chi, nel recente passato all’interno del gruppo dei giovani democratici citava Voltaire, ricorrendo ad un noto aforisma dal sapore illuminista sulla tolleranza ed il rispetto delle idee altrui, oggi si adira perché qualcuno esprime un’idea diversa, perché qualcuno esprime, in una logica squisitamente weberiana, il proprio punto di vista. La dialettica fra le parti anche se aspra e vibrante non mortifica la crescita civile di una comunità, come qualcuno improvvidamente ha sostenuto, ma la arricchisce. La storia dell’umanità lo dimostra, più è elevato il tasso di democraticità di una società più questa è evoluta.
Non è nostra intenzione alimentare ulteriormente una polemica che potrebbe rivelarsi sterile e non costruttiva per il bene della nostra comunità, ma ci preme sottolineare che nel nostro comunicato, non vi è traccia di ciò che troppo affrettatamente è stato descritto come “falsità”; noi crediamo invece che vi sia semplicemente una ricostruzione diversa dei fatti.
È appena il caso di puntualizzare infatti che i rimborsi disposti dal Ministero di Giustizia per l’affitto dei locali occupati dal Giudice di Pace non rappresentavano una semplice “partita di giro” come traspare dalle affermazioni rilasciate dai dirigenti del PD, ma erano fondi che potevano essere recepiti dal Comune se l’immobile utilizzato per l’ufficio del Giudice di Pace fosse stato comunale; infatti, come è noto, il Ministero di Giustizia, prima della spending review, non riconosceva alcun rimborso solo nell’ipotesi in cui gli immobili occupati erano di proprietà esclusiva dello stesso ministero.
In merito invece alle risorse destinate al progetto di ristrutturazione della ex scuola Marconi, pur volendo ammettere – circostanza comunque opinabile – che i fondi previsti dalla Giunta Incalza fossero esigui, i dirigenti del Pd non possono non riconoscere come assolutamente discutibili le scelte operate da questa amministrazione di trasferire, presso la stessa struttura, gli uffici della Polizia Municipale già dislocati presso locali comunali, anziché gli uffici del Giudice di Pace, collocati presso un immobile privato. In tal modo come si intuisce facilmente, le somme erogate a titolo di rimborso da parte del Ministero della Giustizia, anziché destinarli a privati, potevano essere incassate dal Comune di Mesagne per destinarle a finalità pubbliche.
Ciò detto, Nuova Italia Popolare invita a fare un distinguo fra la critica politica e la polemica sterile che non ci appartiene. Riteniamo che ne siano una chiara dimostrazione i tanti contributi costruttivi forniti, fra emendamenti approvati, relazioni, proposte, alcune delle quali sfociate anche in delibere di giunta, che il nostro gruppo consiliare ha offerto alle istituzioni locali; contributi della cui presenza può darne atto, ne siamo sicuri, lo stesso Presidente del Consiglio.
Nuova Italia Popolare intende comunque precisare di non essere contraria al mantenimento degli Uffici del Giudice di Pace di Mesagne, e si rende disponibile ad un seria discussione. Tuttavia, In merito alla proposta del PD, non si può esprimere un giudizio di merito in quanto non se ne conoscono i dettagli. Si depositi una proposta circostanziata(studio di fattibilità, analisi dei costi ecc.) presso l’ufficio di presidenza, affinché la questione possa essere dibattuta con urgenza, visti i tempi ristretti, nelle opportune sedi istituzionali.
COMUNICATO STAMPA NUOVA ITALIA POPOLARE
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