Brindisi, 29/09/2012
Costituito comitato referendario modifica articolo 18 e abolizione articolo 8
In questi giorni a Brindisi c'è stato un incontro tra forze politiche e sindacali, associazioni, movimenti cittadini e cittadine che intendono riportare al centro dell'agenda politica nazionale il mondo del lavoro che in questi ultimi anni ha subito una attacco senza precedenti. Si è cosi' costituito il comitato unitario provinciale per la raccolta delle firme su i due quesiti referendari presentati nei giorni scorsi: per il ripristino dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e per abolire l’articolo 8 della manovra agostana dell’ultimo governo Berlusconi. La costituzione del comitato referendario rappresenta l’avvio di un iniziativa politica che, partendo dai quesiti referendari, si pone l'obiettivo di ricostruire intorno al lavoro e ai diritti dei lavoratori un programma in grado di contrastare le politiche neoliberiste che vedono il lavoro subalterno alle logiche del mercato e dei profitti delle grandi imprese industriali e finanziarie. E’ oggi urgente più che mai, mettere al primo posto i beni comuni a partire dal lavoro. Per far questo è necessario mettere in discussione l'attuale agenda politica dell’Europa delle grandi banche e della finanza il cui programma è stato perseguito dal precedente governo Berlusconi prima e dall'attuale governo Monti oggi.
Continua infatti senza freni lo spostamento di ricchezza dal lavoro al profitto e alla rendita finanziaria. Da oltre un ventennio con una serie di interventi legislativi si sono ridotti i diritti dei lavoratori e avviato una stagione di precarizzazione e frammentazione del mondo del lavoro. Oggi con l’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori si rende di fatto complesso e inefficace il reintegro per chi viene ingiustamente licenziato, mentre con l’articolo 8 della manovra Berlusconi si consente ad un azienda in crisi non solo di derogare ai contratti collettivi nazionali, ma addirittura alla legge, rendendo i lavoratori più ricattabili e isolati senza più alcuna forza contrattuale.
Per continuare a smantellare le tutele nel mondo del lavoro, questo sistema di potere necessita di un consenso ampio con l’aiuto di mass media compiacenti . Assistiamo, infatti, ad una vergognosa campagna di mistificazione cominciata già dal precedente governo:
1) Sono stati chiamati privilegi delle norme di civiltà che tutelano i lavoratori.
2) Si è usata la crisi dicendo che è particolarmente grave in Italia a causa dei predetti "privilegi ".
3) Si continua a contrapporre giovani contro anziani affermando che togliere determinate tutele riduce la precarietà dei primi.
Noi affermiamo invece un principio elementare di democrazia e di giustizia sociale: Non c’è crisi che possa giustificare la compressione di tutele e di diritti, al contrario, questi, in uno stato di diritto, possono solo essere allargati al maggior numero di soggetti possibili.
Per queste ragioni il comitato s'impegna non solo a raccogliere le firme ma a svolgere un azione politica d' informazione, di discussione e di aggregazione per svelare la deriva reazionaria di questo governo che colpisce tutele e diritti nel mondo del lavoro, nella scuola, nella sanità, in nome e per conto del libero mercato e del profitto.
Il prossimo incontro è mercoledi' 3 ottobre alle ore 19 e30 in via De Gracchi 41 Brindisi presso il circolo di Rifondazione.
Al comitato promotore per i referendum hanno aderito per adesso:
Rifondazione Comunista-FDS, Italia dei Valori, Brindisi Bene Comune, Alba, Unione degli studenti, Sinistra Ecologia e Liberta', Lavoro e Societa' (Area Cgil), Fusco Roberto (consigliere comunale)
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