Brindisi, 19/10/2012
De Michele prende posizione a favore di Fitto
E’ veramente lodevole l’arringa collegiale attraverso la quale si difende e si incensa il Presidente Ferrarese: troppo spesso, in molti, alzano la bandiera ed il vessillo della difesa d’ufficio dai connotati sterili e populisti contro gli scippi alla Città ed alla Provincia di Brindisi; ma mi chiedo: dove sono stati tutti questi difensori sin’ora? per cosa si sono caratterizzati sul piano politico-istituzionale? quale contributo hanno dato per la crescita e lo sviluppo del territorio? Ai posteri l’ardua sentenza! Leggo di un “risveglio politico” dell’amico Raffaele Fitto: vorrei ricordare a qualcuno che l’On.le Fitto è vivo, sveglio e dinamico già dal 1990, ricoprendo autorevolissimi incarichi politico-istituzionali (consigliere regionale, presidente della Regione, Ministro della Repubblica) consentendo, negli ultimi anni, alla provincia di Lecce e all’intera regione Puglia, di essere tra le prime del Sud in termini di produttività e competitività, e questo grazie anche a consistenti Fondi comunitari per la coesione territoriale evidentemente non utilizzati o intercettati dalla nostra Provincia. Ancora, sento parlare spesso di stalking politico, un termine inglese che tradotto da recente dottrina e giurisprudenza europea sta a significare testualmente “un insieme di comportamenti molesti e continui, posti con ininterrotti appostamenti nei pressi della casa o degli ambienti comunemente frequentati dalla vittima, gravemente reiterati da intrusioni nella sua vita privata per mezzo di pedinamenti, telefonate oscene o indesiderate”. Forte e consapevole di ciò vorrei rassicurare, sul piano politico nonché penale, l’amico Gino Vitali, assolvendolo con formula piena dall'articolo 612-bis Codice Penale, rubricato "atti persecutori”, in quanto la sua condotta non può che esaurirsi nell’evidenziare inefficienze e sterili proclami di chi ha contribuito ad affossare sul piano economico-sociale questa Provincia, elargendo incarichi ai commensali ed amici di partito, spesso assumendo comportamenti contraddittori, non ultimo quello di dimettersi dal proprio ruolo istituzionale per poi rimanere saldamente sulla propria poltrona: e tutto questo per difendere autorevolmente il proprio territorio! Ma smettiamola con questa farsa, con questi atteggiamenti gattopardeschi: questo strumentale campanilismo andava fatto senza se e senza ma, senza dimissioni o colorazioni politiche, ma soprattutto senza fuggire, senza personali calcoli finalizzati a giuridiche incompatibilità o ineleggibilità! Ben altro significa difendere il proprio territorio, le proprie radici e tradizioni, gli eccellenti risultati raggiunti nei passati 20 anni attraverso la politica vera, virtuosa, a volte trasversale ( Cittadella della Ricerca, Biblioteca Provinciale, sede distaccata dell’Università per citarne alcuni), risultati concreti di una politica del fare, ma che oggi risultano essere, per nefasta gestione, nostalgici ricordi.
C.S. COSIMO DE MICHELE NOI RIFORMATORI - PDL
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