Brindisi, 22/10/2012

Argese (UdC): "soddisfatti per la nomina di Rollo"

“Ho appreso con soddisfazione la nomina a Presidente del Consiglio di amministrazione del consorzio Asi, di Marcello Rollo”. E’ quanto ha dichiarato il segretario provinciale dell’Udc, Ciro Argese. “L’assemblea dei soci ha oggi infatti provveduto a reintegrare il membro del consiglio di amministrazione, in esecuzione alla sentenza del Tar Puglia. Va ricordato che Marcello Rollo era stato sospeso dal Tar solo per un difetto di motivazione in ordine alla scelta da parte della Provincia. L’assemblea dei soci di oggi, ha provveduto, come previsto dallo statuto, a reintegrare il componente mancante del Cda. Le ragioni che hanno indotto il Presidente della Provincia, all’epoca, a nominare Marcello Rollo, non sono di fatto mutate ma a differenza del passato sono state adeguatamente motivate, cosi come richiesto dal Tar, e condivise anche dagli altri soci. In effetti – ha aggiunto Argese -, chi meglio di Rollo avrebbe potuto ricoprire questo incarico soprattutto dopo una esperienza in campo amministrativo maturata negli ultimi vent’anni da assessore provinciale, consigliere regionale, assessore regionale e nell’ultimo anno anche come Presidente dell’Asi; tanto da essere stato addirittura nominato, il mese scorso, coordinatore delle Asi dell’intera regione Puglia. Tutto quindi con la massima trasparenza, cosi come certificato questa mattina in apertura di assemblea dal Presidente del Collegio dei revisori”.
”Non riesco proprio a capire – conclude il segretario provinciale dell’Udc – per quale motivo, se non quello di astio e livore personale, il solito Vitali, minaccia risvolti penali in una vicenda cosi limpida e regolare sotto tutti gli aspetti. Non vorrei che questo atteggiamento, possa essere, al contrario inteso, come una minaccia ai componenti dell’assemblea dei soci, che stavano per nominare una persona a lui sgradita. Invece di continuare a sbraitare sui mezzi di informazione, bene avrebbe fatto Vitali a partecipare questa mattina all’assemblea per far valere le sue ragioni. Probabilmente non erano cosi tanto convincenti, come voleva far credere alla gente. Se ne faccia una ragione il segretario del Pdl, in democrazia sono i numeri che permettono di governare, proprio quei numeri che a lui mancano, avendo ridotto il Pdl della Provincia di Brindisi ai minimi storici”.

COMUNICATO STAMPA NOI CENTRO