Ostuni, 26/10/2012
Scoppia la guerra del Crocifisso e l'Udc espelle due consiglieri già lontani dal partito
La decisione del Consiglio comunale di Ostuni che ha deliberato di non voler esporre il crocefisso nell’aula consiliare, sta causando una vera e propria guerra all'interno dell'UdC della Provincia di Brindisi.
La delibera comunale - che fu votata dal sindaco di centrosinistra, Domenico Tanzarella ea altri 12 esponenti di maggioranza e opposizione - viene contestata dal segretario provinciale del partito di Casini, Ciro Argese.
Sotto la scure della vela scudocrociata vi sono soprattutto i due consiglieri dell'Udc che avrebbero - a dire di Argese - "votato contro i principi dell'Udc".
E' di oggi il comunicato stampa in cui Argese descrivendo "incredulità e sgomento" scrive che "il fatto che un iscritto al nostro partito
abbia votato con la maggioranza che ha deciso di togliere uno dei piu' grandi simboli della nostra
religione dall'aula Istituzionale più rappresentativa del Comune di Ostuni ha creato in noi forte
delusione verso chi, invece, ritenevamo vicino agli ideali del partito."
"Per tale ragione - ha continuato Argese - dopo una dettagliata e puntuale relazione del vice segretario
provinciale Ernesto Camassa, ho deciso di deferire al collegio regionale dei probiviri, ai sensi
dell'art.85 dello statuto del partito che prevede l'espulsione dall'Udc, il Sig.Fabrizio Putignano e la
Sig.Angela Matarrese".
Argese conclude sostenendo che tale decisione "è stata presa con grande dispiacere... ma era, purtroppo,
inevitabile."
Al Comunicato del Segretario Provinciale dell'UDC hanno risposto i due consiglieri della città bianca, sottolineando - nell'introduzione che tale nota vuole fare "in modo che il dott. Argese possa una volta per tutte capire che dall'UDC ce ne siamo andati oltre un anno fa e oggi facciamo parte del Circolo
Liberal - Ostuni, movimento culturale-politico autonomo e sganciato da ogni
partito".
Ecco la nota firmata dagli avvocati Fabrizio Putignano e Angela Matarrese:
"Abbiamo appreso da un comunicato stampa del segretario provinciale UDC che, dopo dettagliata relazione del dott. Camassa, il direttivo provinciale di Brindisi, con grande dispiacere, ha posto alla attenzione dei probiviri un provvedimento di espulsione dal Partito dei sottoscritti. Ci preme, al riguardo, evidenziare alla dirigenza provinciale dell'UDC e al dott. Camassa, che già da tempo abbiamo dichiarato nella sede istituzionale di aver lasciato l'UDC, e di aver costituito un movimento culturale-politico autonomo denominato “Circolo Liberal Ostuni”. Detto questo ci auguriamo che il dott. Camassa e gli altri dirigenti vogliano occuparsi di problemi concreti, anzicchè continuare a spendere il loro tempo nel richiedere provvedimenti di espulsione nei confronti di Chi è già andato via. Se, invece, vogliono continuare, bontà loro, evidentemente non hanno niente di meglio da fare.
Quanto alla questione del Crocifisso è davvero squallido che si continui a disinformare. Il Consiglio Comunale di Ostuni non ha mai votato per “togliere uno dei più grandi simboli della nostra religione dall'aula Istituzionale più rappresentativa del Comune di Ostuni”, come riferisce Argese, forse sul punto indotto in errore da qualche lacuna nella relazione del dott. Camassa. La questione riguardava l'inserimento nel regolamento consiliare dell'obbligatorietà o meno o di esporre il Crocifisso nell'aula Consiliare, aula nella quale il Crocifisso non è mai stato esposto. La circostanza che, su tale argomento, la Dirigenza Provinciale dell'UDC stravolga la verità, strumentalizzando i fatti a fini politici, non può che confermare la bontà della nostra scelta di prendere le distanze da tale partito politico.
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