Brindisi, 26/10/2012
Al via raccolta firme per quattro referendum
La cosiddetta riforma delle pensioni del governo dei tecnici, che allunga di sei anni e più il tempo di lavoro, è stato il più violento provvedimento antipopolare, contro le condizioni di vita di uomini e donne, dal dopoguerra ad oggi.
Una riforma di una gravità assoluta che colpisce le lavoratrici e i lavoratori, ha prodotto il dramma degli 'esodati', aumenterà la disoccupazione giovanile e si accanisce contro le donne. Ha gettato nella disperazione centinaia di migliaia di persone, che hanno visto, nel giro di poche settimane, la propria prospettiva di vita messa radicalmente in discussione, dopo anni ed anni di duro lavoro. Una riforma senza nessuna giustificazione economica poiché il nostro sistema previdenziale era in assoluto equilibrio e la cui sola logica è quella di usare i contributi per le pensioni come un bancomat.
Da sabato a Brindisi inizia la raccolta delle firme per la sua abrogazione: insieme agli altri referendum sul lavoro (art. 18, art 8) e sulla casta (eliminazione delle indennità dei parlamentari) ci saranno anche i due referendum sulle pensioni.
Il comitato promotore invita lavoratrici e lavoratori, precari, disoccupati, cittadini tutti non solo a firmare ai banchetti che saranno predisposti ma a dare un contributo partecipando attivamente alla campagna referendaria, invitando a firmare e organizzando insieme al comitato banchetti sempre più numerosi.
COMUNICATO STAMPA
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA, ALBA (ALLEANZA LAVORO BENI COMUNI AMBIENTE), BRINDISI BENE COMUNE
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