Le polemiche sollevate dalla mia decisione di deferire ai dirigenti di partito provinciale il cons. comunale di Ostuni Fabrizio Putignano e l’ass. Angela Matarrese non mi sorprendono per la delicatezza dell’argomento quanto per la reazione dei due amici ex udc .
La sorpresa è dovuta ai motivi della ‘difesa’ che in sintesi si riassume con un: "non potete espellere qualcuno che non appartiene piu’ da due anni al partito".
In effetti debbo dire che qualche segnale c’era stato: l’ingresso in maggioranza senza chiedere nulla al partito cittadino o provinciale ad esempio poteva essere un segnale di ‘indipendenza’ o l’uso strumentale della sigla Liberal doveva anch’esso essere interpretato come un anelito alla libertà nell’agire politico.
E dire che tutti questi passaggi erano stati segnalati ma i partiti si sa sono lenti e lunghi un po’ come la magistratura italiana.
La goccia è stata la conversione sulla famosa via percorsa da molti in politica solo che questa volta si è esagerato i principi sono sacri ma lo sono anche le modalità dire anche in questo caso che al partito non si deve dare conto mi è parso fuori luogo.
Resta la mortificazione che tutta questa faccenda è partita da un simbolo sacro ma su questo per rispetto non voglio fare alcun commento.