Francavilla F.na, 30/10/2012
Scorie nelle cave: 18 indagati, impianti sequestrati
Al termine di un'articolata e complessa attività d’indagine basata su intercettazioni telefoniche e riprese video, i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce, coadiuvati dalla Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana, dal Noe di Bologna e dal Noe di Bari, hanno notificato diciotto informazioni di garanzia a impreditori, gestori di impianti di trattamento di rifiuti, trasportatori, dirigenti e dipendenti di impianti di produzione di energia elettrica, ritenuti responsabili, a vario titolo, nelle rispettive qualità di produttori, trasportatori e gestori di centri di recupero, dei reati di traffico illecito di rifiuti, esercizio di discarica abusiva, miscelazione di rifiuti pericolosi, commessi con più operazioni di conferimento di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, costituiti da ceneri pesanti e leggere derivanti dalla combustione di carbone e biomasse, provenienti da impianti di produzione di energia elettrica, inceneritori, nonchè da rifiuti derivanti da operazioni di demolizione di opere edili ed impianti industriali.
I citati rifiuti, ricevuti dagli impianti “Euro scavi 2000” di Francavilla Fontana e dalla “Fi.ma.b.” di Brindisi, risultati sprovvisti delle necessarie autorizzazioni per ricevere quella determinata tipologia di rifiuti, venivano compattati ed interrati nelle cave senza alcun tipo di trattamento preliminare.
Agli amministratori dei due impianti di trattamento sono stati inoltre contestati il reato di omessa comunicazione della contaminazione del suolo e del sottosuolo alle competenti autorità.
Contestualmente i Carabinieri del Noe di Lecce hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip del tribunale di lecce, relativo a:
- impianto, cave ed automezzi della societa’ “Euroscavi 2000 srl”, ubicata in Francavilla Fontana, contrada salinari;
- impianto, cave ed automezzi della societa’ “fi.ma.b. srl”, ubicata in brindisi, localita’ incantalupi.
Infine analogo decreto di sequestro e’ stato notificato ai legali rappresentanti di due societa’ che gestiscono impianti per la produzione di energia elettrica, una ubicata nella provincia di Bari, l'altra in quella di Ravenna, alle quali è stato concesso un termine di dieci giorni prima di procedere alla materiale esecuzione del decreto.
Un provvedimento di sequestro preventivo è stato emesso anche per 60 fra autocarri e rimorchi utilizzati per il trasporto dei rifiuti nei due siti sequestrati, macchine per il movimento terra e attrezzature.
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