Brindisi, 31/10/2012
Argese a Vitali: "invece di difendere la provincia, continua ad attaccare"
“Era tanto il livore e la voglia di stalking politico nei confronti del Presidente Ferrarese che Vitali non si è nemmeno accorto che oggi la Provincia è amministrata dal commissario straordinario Dott.Castelli che decide solo e soltanto secondo le esigenze e necessità della pubblica amministrazione” . E' quanto ha dichiarato il segretario provinciale dell'Udc, Ciro Argese, dopo l'interrogazione parlamentare di Luigi Vitali al Ministro dell'Interno, con la quale stigmatizza l'operato del commissario prefettizio Dott. Castelli, per il semplice fatto di aver nominato per altri sessanta giorni, lo staff del Presidente Ferrarese. “Vitali non finisce mai di lasciarci senza parole. Lo stesso giorno in cui la nostra Provincia muore e la nostra città capoluogo scompare, dopo l'approvazione odierna del decreto da parte del Consiglio dei Ministri, in seguito alla Legge del 7 Agosto, che proprio lo stesso Vitali ha votato in Parlamento, invece di coinvolgere almeno venti parlamentari per una battaglia contro un riordino insensato e mortificante per la nostra terra, lui continua lo stalking politico nei confronti del leader del movimento 'Noi Centro'. Questo è il motivo – ha aggiunto Argese - per il quale la nostra terra non è stata mai tenuta in considerazione . Invece di sprecare le forze per battaglie a difesa del nostro territorio e della nostra gente, ci sono parlamentari che continuano ad agire sulla base di antipatie personali. Non si spiegherebbe altrimenti questo comportamento perchè ovunque è consuetudine che il commissario straordinario, seppur per un breve o lungo periodo, mantiene inalterato lo staff dirigenziale, per poterlo valutare e poi in seguito decidere in merito al mantenimento dello stesso . Solo chi non ha proprio nulla da fare, quando i problemi da risolvere sarebbero tantissimi, perde il suo tempo a girovagare in Parlamento per convincere e quindi reclutare la firma di venti parlamentari per una cosa insignificante e comunque ineccepibile sotto tutti gli aspetti”.
“Il Cimabue della politica brindisina– conclude Argese – aveva promesso una seria battaglia in Parlamento per non far approvare il decreto e invece ha continuato a sprecare tempo prezioso per ingegnarsi nel realizzare insignificanti e inconcludenti attacchi alle persone. E' arrivato il momento di cambiare. La gente, specialmente in un grave momento come quello che si stà attraversando, di simili atteggiamenti politici, non ne può veramente più”.
COMUNICATO STAMPA CIRO ARGESE - SEGRETARIO PROVINCIALE UDC
|