Brindisi, 08/11/2012
Riordino province, Matarrelli (Sel): "situazione sempre più chiara"
Forse, finalmente, pur se con ritardo, si comincia ad avere un quadro ben delineato di quale dovrà essere il destino formale e sostanziale del nostro territorio. Certamente la prospettiva non è stata chiara per il Governo centrale, che ha prefigurato una riorganizzazione «tranchant», con squadretta e righello e perciò elementare ed irriguardosa, per non aver tenuto in alcun modo conto né delle istanze affermate a chiare lettere dalle comunità locali, né tantomeno della storia e della civiltà della provincia brindisina E, mi duole dirlo, non è stata chiara finora neppure per quei dirigenti politici – ed il mio pensiero corre, tra gli altri, a Massimo Ferrarese – che hanno invece preferito calcare un sentiero sconnesso e senza sbocco, come si è alla fine rivelato ma come per me era palese fin dal principio.
Esempio di lungimirante tempestività è stata, mi sia consentito un richiamo campanilistico, la città di Mesagne, la quale insieme ad altri comuni aveva assunto nitidamente la posizione attorno a cui è poi coagulato un assunto fortemente maggioritario: pur rimanendo auspicabile e più coerente al piano di riassetto delle province l'opzione di costituire una macroprovincia composta da Brindisi, Taranto e Lecce, l'aggregazione a Lecce diviene - così stando le cose - la sola destinazione possibile a causa della ostilità di Taranto. Perché, come avevamo già provato a spiegare, la nostra terra è salentina per vocazione sentimentale, per le tradizioni comuni, per il lungo percorso della Storia che abbiamo condiviso, per il tratto culturale che le nostre generazioni hanno introiettato, per un complesso groviglio di convenienze logistiche, economiche e sociali di cui altrimenti dovremmo privarci.
Per tali ragioni è necessario incoraggiare il tentativo oggi messo in campo dal sindaco di Brindisi Mimmo Consales, allestendo a suo sostegno una rete politico-istituzionale di volontà univoche, in modo da ristabilire il corretto senso della nostra vicenda collettiva.
COMUNICATO STAMPA TONI MATARRELLI - CONSIGLIERE REGIONALE SEL
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