Brindisi, 19/11/2012

Operazione Cuprum: tutti i dettagli

Operazione Cuprum: questa la denominazione assegnata dagli inquirenti alla operazione condotta all'alba di oggi dai Carabinieri del Comando provinciale di Brindisi In manette sono finiti sette uomini, tutti di Brindisi, con età compresa tra i 22 e i 32 anni, ritenuti componenti di un gruppo criminale specializzato nei furti con spaccata.
Si tratta di Antonio Leo (il boss del gruppo) Domenico Di Santantonio, Stefano Romano, Pietro Colucci, Francesco Raia, Renato Cosimo Simonetti e Antonio Chiarella.
Alla "banda della spaccata" vengono contestati otto episodi criminali:
- la tentata estorsione all’agenzia di scommesse Eurobet di Brindisi del 4 dicembre 2010;
- il furto aggravato e danneggiamento presso l’Area di Servizio Q8 di Brindisi del marzo 2011;
- il tentato furto aggravato e danneggiamento al negozio Fluxa di Brindisi del 12 aprile 2011;
- il tentato furto aggravato con danneggiamento al bar Sisal di Brindisi del 13 Aprile 2011;
- il furto aggravato con danneggiamento al negozio Monellerie di Brindisi del 15 aprile 2011;
- il tentato furto aggravato e danneggiamento al negozio Taitu di Brindisi del 26 aprile 2011;
- il furto aggravato e danneggiamento alla Guess di Lecce del 28 Aprile 2011;
- il tentato furto aggravato e danneggiamento dell’area di servizio Q8 dell’1 maggio 2011.
Le accuse rivolte ai componenti del gruppo vanno dal concorso in furto aggravato (mediante spaccata e in un caso anche con la tecnica del buco) alle minacce per costringere qualcuno a commettere reato.
La tecnica era sempre la stessa: rubavano auto e le utilizzavano per sfondare le vetrine degli esercizi commerciali.
I militari hanno stimato che il danno procurato dalla banda ammonta intorno ai 60mila euro.
Le indagini, che riguardano appunto il periodo fino a maggio del 2011, sono state avviate dopo la richiesta estorsiva subita nel dicembre 2010 dai gestori dell’agenzia di scommesse Eurobet. I malviventi, in quella occasione, avevano cercato di obbligare un dipendente a disattivare l’allarme e l’impianto di videosorveglianza per poter agire indisturbati durante il furto che avevano progettato quella notte.
L’inizio delle attività investigative ha appurtato che il gruppo, prima di dedicarsi ai furti con spaccata, si occupava di furti di rame (da lì il nome dell’operazione - Cuprum è il termine con cui i latini indicavano il rame), poi Antonio Leo decise di cambiare strada.
Tante le intercettazioni a disposizione dei militari, alcune anche piuttosto chiare.