Brindisi, 21/11/2012
Io Donna per la Giornata Mondiale contro la Violenza alle Donne
L’associazione Io Donna aderisce alla giornata mondiale contro la violenza alle donne del 25 novembre, istituita dalle Nazioni Unite per rendere omaggio e ricordare le sorelle Mirabal, Patria, Minerva e Maria Teresa, attiviste politiche della Repubblica Dominicana, massacrate ed uccise il 25 novembre 1960 dagli uomini del dittatore Trujillo.
Lo scopo di questa giornata è di sensibilizzare i governi, le organizzazioni internazionali , le istituzioni pubbliche e la cittadinanza sul grave problema della violenza maschile sulle donne e sul femicidio.
Nell’ambito della VII Festa del Volontariato, promossa dal CSV-Poiesis (Centro Servizi al Volontariato), l’associazione Io Donna realizzerà, sabato 24 novembre dalle ore 9.00 alle ore 21.00, in Piazza Sottile De Falco a Brindisi, una serie di azioni mirate: discussioni con studenti e studentesse, distribuzione di materiale informativo, esposizione di cartelli, foto e filmati.
Il femminicidio, violenza che colpisce il genere femminile in quanto tale, e il femicidio, omicidio di donne perpetrato da uomini in relazione intima con la vittima, sono drammatiche realtà presenti in Italia. Tale fenomeno risulta sottovalutato per dimensione e gravità come denunciato dai Centri Antiviolenza della rete D.I.RE (Donne in rete contro la violenza), costituita da 60 associazioni di donne che affrontano questa problematica secondo l’ottica della differenza di genere.
In Italia dal 2005 al 2011 sono state uccise 776 donne secondo i dati raccolti dalla Casa delle Donne di Bologna, gli unici rilevati secondo un’ottica di genere. Da gennaio a novembre 2012 sono state uccise 114 donne. Gli autori sono in maggioranza mariti ed ex mariti.
Per indagare, contrastare e prevenire questo fenomeno è necessario adottare una strategia politica globale che, senza prescindere da una visione di genere, coinvolga istituzioni, sistema del welfare, agenzie educative, organizzazioni sociali e volontariato.
Perciò occorre che tutte le istituzioni italiane, comprese quelle locali, si impegnino ad applicare le raccomandazioni del Comitato CEDAW (Convenzione per l’eliminazione delle discriminazioni contro le donne), l’unica convenzione che adotta una visione di genere, vincolante per il nostro paese. A tal proposito la Piattaforma “30 anni di CEDAW Lavori in corsa”, condivisa da oltre un centinaio di organizzazioni femministe, ha documentato con una dettagliata analisi la condizione delle donne in Italia e le carenze a cui lo Stato deve ancora far fronte.
Inoltre, è indispensabile che il governo italiano ratifichi la “Convenzione Europea per la prevenzione e la lotta alla violenza di genere” attuando politiche efficaci e durature a garanzia della vita e della sicurezza delle donne.
COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE IO DONNA
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