Brindisi, 29/11/2012
Mariano (Pd) sulla bocciattura della doppia preferenza
La bocciatura della legge sulla doppia preferenza è segno di una politica conservatrice e regressiva non all’altezza dei tempi.
Con la bocciatura da parte del consiglio regionale della proposta di legge 50e50 finisce la Puglia migliore. Non solo il nostro consiglio regionale ha disatteso le aspettative di 30.000 sostenitori della legge sulla doppia preferenza, ma è stato sfigurato un principio cardine della democrazia italiana. Poco importa la dinamica che ha portato alla bocciatura della legge, il segnale conservatore e regressivo espresso da quel voto deve preoccupare ed interrogare tutti coloro che hanno a cuore la democrazia ed il progresso della nostra società. Quando la partecipazione delle donne alla vita politica ed istituzionale e' vista come un rischio, un pericolo, significa che si ha una concezione proprietaria dello spazio pubblico e questo pregiudica il senso, l’efficacia e il funzionamento di ogni democrazia.
Il fatto, poi, che si sia voluto utilizzare il voto segreto in una votazione come questa, non può che suscitare un sentimento di pena. L’unico sentimento da riservare a chi non ha il coraggio delle proprie idee e delle proprie scelte di fronte ai cittadini e che, con un gesto di vigliaccheria politica, ha giocato un’ultima carta in difesa della casta maschile.
Quella di ieri è stata solo una battuta d’arresto, ma le donne non si fermeranno, non rinunceranno alla politica, non rinunceranno a lavorare sodo, discutere, coinvolgere ed appassionare altre donne e altri uomini alla battaglia per la parità, per il riconoscimento, per l’apertura di nuovi spazi di democrazia e rappresentanza. Pensare di fermarle negando loro l’opportunità di accedere con pari opportunità alla politica si rivelerà un vano tentativo, come provare a fermare il vento con le mani. Non rendersene conto è frutto di grande miopia politica e sintomo di un distacco profondo dalla società.
Siamo fiduciose che nelle prossime settimane il testo possa essere ripresentato in altra forma e che, a differenza di quanto accaduto ieri, si possa riparare il grave danno istituzionale di cui i consiglieri regionali si sono resi protagonisti. Per parte nostra, continueremo in tutte le forme possibili questa battaglia, con la passione di sempre, convinte di batterci non certo solo per le donne, ma per una società più democratica e più giusta.
COMUNICATO STAMPA
ELISA MARIANO
PORTAVOCE DONNE PD PROVINCIA DI BRINDISI
|