Brindisi, 31/12/2012
Uil: "2012 senza rimpianti ma le prospettive non sono rassicuranti"
Finisce senza rimpianti il 2012. Un anno che ha segnato profondamente in negativo tutto il sistema
economico e sociale italiano mettendo a dura prova la capacità di sopportazione dei cittadini che sono
diventati il salvadanaio e la mucca da mungere dell'Italia.
Tanti sono stati i prelievi di tasse e tributi (in primis l'IMU) decisi ed imposti dal governo “tecnico-politico”
coordinato dal senatore Monti.
In Puglia la crisi si è fatta sentire di più e nella nostra provincia ha toccato livelli mai raggiunti in settori
che una volta erano trainanti per la economia territoriale.
Le cause sono addebitabili, oltre ai fattori esterni di cui conosciamo tutte le dinamiche: speculazioni
finanziarie, inopportune scelte politiche, interessi di lobbyes anche al mancato dialogo, a livello locale,
tra Istituzioni e aziende che hanno sprecato tutte le opportunità per sostenere lo sviluppo e l'occupazione.
Per questo siamo ancora più preoccupati.
Se l'anno che sta per iniziare non sarà affrontato con la necessaria attenzione per recuperare l'intesa
perduta, allora sarà ancora più difficile affrontare i problemi irrisolti.
Condividiamo quindi la preoccupazione del sindaco Consales quando evidenzia la necessità di recuperare il
dialogo con la società Edipower in quanto la A2A ha già presentato a livello nazionale il piano industriale
2013 in cui non appare nessun progetto a sostegno del sito brindisino.
La UIL evita di illudere le maestranze occupate con inopportune promesse di ricollocazione nella centrale
di Cerano in quanto l'ENEL ha già dichiarato un piano di eccedenze di 3.500 esuberi su base nazionale.
Inoltre ci preoccupa anche il mancato dialogo con la Monteco per gli impegni assunti con i lavoratori ed il
Sindacato in riferimento al rispetto dei diritti rivendicati dagli stessi.
Il periodo natalizio del 2012 ancora una volta ha evidenziato la pochezza dei risultati ottenuti nel settore
del commercio.
È necessario, perciò, che nel prossimo futuro si condivida una strategia nuova e risolutiva nel settore
commerciale per fare in modo che il centro di Brindisi ritrovi finalmente la sua dinamicità per tornare ad
essere il salotto buono dei cittadini.
Richiamiamo l'attenzione sui problemi della sanità locale, ancora irrisolti, che complicano la vita degli
ammalati, degli anziani, dei pensionati e dei disabili. A loro va dedicata una attenzione particolare per
ridurre difficoltà e disagi quotidiani.
Le prospettive del 2013 non sono per niente rassicuranti.
La UIL di Brindisi ha sempre ritenuto che le potenzialità e le strutture del territorio siano in grado di
sopperire alla mancanza delle risorse economiche venute meno in maniera massiccia a causa delle scelte
del governo “tecnico-politico” e della poca attenzione della regione Puglia.
Tocca a noi assumerci la responsabilità di cambiare questa situazione riattivando un tavolo di confronto
con tutto il sistema privato, in particolare modo nel comparto edile, in grado di riportare progettualità ed
investimenti atti ad incrementare sviluppo ed occupazione.
Abbiamo superato brillantemente, grazie a Dio, anche la profezia dei Maya.
La UIL auspica che le forze politiche e sociali siano attente a non sostituirsi presagi e malefizi di cui non
si sente il bisogno.
COMUNICATO STAMPA UIL - A FIRMA DEL SEGRETARIO ANTONIO LICCHELLO
|