Brindisi, 27/02/2013
Federalberghi: Farmaindustria affonda il turismo
Un nuovo codice deontologico approvato da Farmindustria, l’associazione delle imprese del farmaco - aderente a Confindustria che conta diverse decine di aziende associate, tra le imprese operanti in Italia, sia nazionali sia a capitale estero - rischia di minare in modo irreparabile il turismo congressuale in Puglia. Il tutto, principalmente a discapito di un Brand ben preciso che caratterizza la nostra regione: le Masserie. La denuncia arriva da Pierangelo Argentieri, vicepresidente regionale di Federalberghi e presidente di Feralberghi Brindisi. “Secondo l’articolo 3.5 approvato nei giorni scorsi da Farmaindustria è infatti vietata l’organizzazione o la sponsorizzazione di eventi congressuali che si tengano o che prevedano l’ospitalità dei partecipanti in strutture quali Masserie o che abbiano come attività prevalente servizi dedicati al benessere o SPA - spiega Pierangelo Argentieri. Per quanto riguarda l’individuazione delle località congressuali relativamente alle manifestazioni organizzate direttamente dall’azienda, secondo quanto si legge nel documento di Farmindustria, “quest’ultima dovrà fornire al Comitato di controllo nel corso di una eventuale istruttoria, ragionevoli motivazioni di ordine scientifico, logistico ed organizzativo che hanno ispirato la scelta della località stessa. In nessun caso è consentita l’organizzazione di iniziative scientifiche aventi anche finalità di tipo turistico”. Un codice che secondo Federalberghi è chiaramente contro la Puglia la quale, oramai da diversi anni, traina il suo movimento turistico proprio grazie alle Masserie ristrutturate che si distinguono per la ricercatezza del design , qualità di servizio, centri del benessere e originalità nella ristorazione. Appare chiaro che una decisione del genere non fa altro che aumentare i problemi a una fetta importante dell’economia pugliese che già nel corso del 2012 ha risentito di una pesante crisi globalizzata. “Già dalle prossime ore chiederemo un incontro urgente con il presidente nazionale di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, per discutere della questione e valutare le azioni da intraprendere. Il settore degli eventi congressuali è troppo importante per la nostra regione e non ci sembra giusto affossarlo a colpi di codici deontologici”, conclude Argentieri.
COMUNICATO STAMPA FEDERALBERGHI
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