Brindisi, 30/03/2013
Uil chiede confronto per rilanciare settore produttivo
La C.S.T. UIL di Brindisi, nel ribadire la propria preoccupazione per le emergenze che il territorio
vive per cause imputabili alla crisi ed alla politica del NO!, ritiene necessario l’avvio di iniziative
nell’immediato che rafforzino lo “sfilacciato” tessuto produttivo industriale su cui grava il peso
dell’intera economia della provincia di Brindisi e non solo. Grazie all’esperienza maturata sui luoghi
di lavoro attraverso le categorie sindacali UIL del settore, alla conoscenza specifica delle realtà
produttive e delle esigenze finalizzate ad un rafforzamento la scrivente offre il proprio contributo
perché sia da stimolo e riflessione per un consolidamento dell’esistente e per guardare al futuro con
il supporto di progettualità utili per il rilancio. Partiamo dall’assunto che il settore industria per
innovazione tecnologica, dotazioni infrastrutturali, opportunità occupazionali, formative e
produzione di ricchezza rappresenta un punto fermo su cui continuare a puntare nell’immediato ma
anche per il futuro. Se da una parte registriamo segnali in controtendenza rispetto allo scenario
economico dell'Italia, non solo in settori come quello aeronautico e farmaceutico, vista la continua
espansione con crescita di commesse e di forza lavoro, dall’altra assistiamo ad uno stallo ed un calo
di attenzione verso insediamenti importantissimi, come quello chimico, nonostante il territorio ospiti
quanto di più qualificato sia presente nel nostro paese e a livello europeo nel campo della
raffinazione dei prodotti petroliferi e della produzione di polimeri vista la presenza di VERSALIS del
gruppo ENI e della multinazionale LYONDELL BASELL che, a sua volta fornisce la EXXON MOBIL, tre
realtà fortemente integrate e consolidate tra di loro, perciò strategiche per il settore. Per queste
ragioni riteniamo andrebbe avviato un monitoraggio per stimolare iniziative per dare risposte
all’economia locale e recepire eventuali difficoltà ora contingenti ma che potrebbero divenire
strutturali con grave pregiudizio per la sostenibilità futura delle attuali produzioni.
I temi riguardanti le infrastrutture logistiche, gli interventi di compatibilità ambientale, di
affidabilità degli impianti ed una maggiore integrazione attraverso una maggiore disponibilità di
materie prime per la lavorazione finale devono tornare ad essere al centro dell’agenda politica di
istituzioni, associazioni di categoria e parti sociali. Riteniamo paradossale in una fase di forte
congiuntura economica in cui si registrano chiusure e dismissioni che le aziende presenti sul
territorio, pur in presenza di significative richieste di produzione come nel caso di LYONDELL BASELL,
debbano rivedere i propri piani produttivi per limiti imposti dalle ridotte potenzialità di VERSALIS nel
territorio. Così come la telenovela relativa alla bonifica del S.I.N. non può continuare ad essere un
alibi atto a mascherare la incapacità della politica ai vari livelli a volte finalizzata ad affossare
l’economia brindisina a vantaggio di altre realtà. Su questi temi volutamente trattati in maniera
superficiale chiediamo si apra quanto prima un confronto per rilanciare le attività produttive di
aziende locali che rischiano di uscire fuori mercato.
COMUNICATO STAMPA UST CIDL
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