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Brindisi, Castello Alfonsino, arriva proposta di acquisizione e gestione



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Brindisi, 29/06/2013

Castello Alfonsino, arriva proposta di acquisizione e gestione

Legambiente Brindisi Circolo “T. Di Giulio”, Marina Club Brindisi, Centro Turistico Giovanile, Eliconarte e Teatro delle Pietre hanno manifestato l'esistenza di una disponibilità a gestire il Castello Alfonsino.
Lo hanno fatto con una lettera inviata al Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Dr. Massimo Bray, allegando la proposta progettuale.

Di seguito le riportiamo integralmente esprimendo - come Redazione di Brundisium.net - vivo apprezzamento e coraggio per aver voluto focalizzare l'attenzione sull'annosa questione.
Nel contempo, però, non possiamo non manifestare grossa preoccupazione sull'assenza di una seppur minima valutazione economico-finanziaria dell'iniziativa in ordine alla quantificazione di entrate/uscite e precisazioni su enti e/o società e/o associazioni che dovrebbero sostenere i costi ed incassare gli eventuali profitti.
Se si vuole davvero affrontare la problematica in termini risolutivi, probabilmente è giunta l'ora di lasciare da parte il libro dei sogni e la bacheca delle primogeniture dei progetti campati in area e - finalmente - parlare di fatti concreti, di valutazioni economiche e gestionali, di piani di investimento reali e realistici.
Infine, nel caso in cui tali progetti fossero davvero esistenti e circostanziati, sarebbe interessante ascoltarli da quelle persone e/o aziende direttamente interessate ad investire somme ingenti per sfruttare proficuamente il prezioso bene artistico/culturale e farlo diventare un patrimonio comune, non solo per pochi eletti.
Uscire dall'atavico pour-parler, concordare una linea programmatica condivisa e sostenere una reale costruttività rappresentano atti dovuti nei confronti della città e dei suoi abitanti, anche per non dare spago a tutte quelle galline stonate che hanno fatto della distruttività verso tutto e tutti, la loro ragione di vita.
Ore.Pi

LA LETTERA
Le scriventi Associazioni esprimono apprezzamento per la competenza e la passione che Ella sta dimostrato nel ricoprire l’incarico ministeriale affidatoLe.
Il Suo Ministero e, più in generale, la gestione delle attività inerenti la valorizzazione dei beni monumentali e culturali risentono dei tagli economici e di personale che ha provocato la “spending review”; in questa situazione è , comunque, significativo il fatto che il patrimonio culturale rappresenti in Italia un richiamo turistico costante.
Brindisi ha una ricchezza ed una varietà di beni monumentali ed ambientali che, soltanto in parte, sono stati ben tutelati e resi fruibili al crescente numero di turisti trasportati a Brindisi da voli low cost e di linea e non certo per l’ormai asfittico traffico marittimo.
Il porto di Brindisi, riconosciuto dall’UNESCO “Monumento Testimone di Cultura di Pace nel Mondo”, ha al suo interno, splendidi monumenti che testimoniano la storia ed il ruolo della Città nel Mediterraneo.
Fra questi monumenti particolarmente significativo è il Castello Alfonsino, rispetto alla cui destinazione culturale e turistica le scriventi Associazioni Le trasmettono l’allegata proposta, da tempo formulata, che potrebbe prevedere il coinvolgimento di un’importante società turistico-alberghiera finalizzato al restauro conservativo dell’Opera a Corno (in cui collocare una struttura alberghiera) e dello stesso castello da destinare alla piena fruibilità pubblica.
La proposta prevede anche il recupero dei dismessi alloggi militari per turismo giovanile ed il ripascimento sulla linea di costa.
Parte integrante della proposta è la valorizzazione del porto turistico sito in zona Bocche di Puglia (Marina di Brindisi) da riconnettere alle altre destinazioni previste.
Il castello Alfonsino – o Forte a Mare come i Brindisini amano chiamarlo – è, però un bene, tutt’oggi, indisponibile, in quanto non è stata mai attivata la procedura di sdemanializzazione e trasferimento al Suo Ministero all’ente gestore che le scriventi Associazioni auspicano possa essere il Comune di Brindisi.
L’assenza di questa procedura ha consegnato il castello al degrado e ad inqualificabili atti vandalici.

Le scriventi Associazioni hanno realizzato numerose iniziative culturali, di sensibilizzazione, di pulizia del Castello, della Darsena e del litorale e di visite guidate.
Conoscendo la Sua sensibilità, rafforzata anche dalla “salentinità” che ben Le fa comprendere il legame con le radici storico culturali di questo territorio, Le rivolgiamo l’invito per un incontro, possibilmente da realizzare nel Castello Alfonsino, per approfondire i contenuti della proposta e, soprattutto le ragioni per cui attivare urgentemente la procedura amministrativa richiamata, in assenza della quale nessun progetto può essere ipotizzato, lasciando il bene all’ulteriore degrado .
In attesa di riscontro Le porgiamo distinti saluti.

PROPOSTA

Negli ultimi tempi gli organi d’informazione hanno dato notizia di nuove iniziative istituzionali volte a sbloccare l’affidamento del Castello Alfonsino di Brindisi che verte in situazioni a dir poco disastrose e non consone alla dignità che un monumento di tale portata meriterebbe.
Occorre intervenire urgentemente per ridare non solo dignità al castello, a fronte dell’incuria e dello stato di totale abbandono, frutto di una mancata gestione e dei conseguenti e deprecabili atti vandalici avvenuti negli ultimi mesi, ma anche creare i presupposti per una corretta gestione e fruizione a favore di cittadini e turisti.
Da molto tempo le scriventi Associazioni sono intervenute nel dibattito, avanzando proposte di recupero e valorizzazione, come quella presentata in occasione del convegno “Il porto e il suo patrimonio culturale: ipotesi di recupero e valorizzazione”, svoltosi nell’ambito del Salone Nautico SNIM 2012.
Il Castello, per la sua posizione geografica e strategica, per la conformazione architettonica e per gli ampi spazi che si sono generati, ben si presta oggi ad attività culturali e turistiche.
Nel corso degli anni, dal 2007 a oggi, diverse e numerose sono state le iniziative culturali, musicali, teatrali organizzate negli spazi del Castello e del Forte (opera a corno).
L’obiettivo è quello di rendere attività culturali da episodiche a permanenti.
Così come avviene in altre realtà, è ipotizzabile un utilizzo a fini turistico–ricettivi dell’Opera a Corno che ben si presta a tale scopo, attraverso investimenti privati volti al recupero del bene ed alla successiva gestione del Forte, fermo restando che l’integrità del bene venga preservata (come prevede il Codice dei Beni Culturali) e ovviamente sotto la supervisione degli Enti locali e del Ministero per i Beni ed Attività Culturali mediante il suo organo periferico.
Il Castello ben si presta ad attività culturali di vario genere (quali mostre, convegni, spettacoli musicali, fiere, attività teatrali, corsi di formazione, visite guidate e incontri didattici culturali e ambientali con le scuole) o solo per fare una passeggiata e fermarsi a prendere un caffè o un aperitivo (come avviene in altri Paesi europei ed in altri comuni italiani).
Potrebbe, inoltre, essere fruito a ciclo continuo, come un grande contenitore nella disponibilità delle Associazioni e degli Enti che operano nel territorio, durante l’intero arco dell’anno.
Le Palazzine Militari, allocate in prossimità dell’opera a corno, potrebbero anche queste essere utilizzate a fini ricettivi turistici e destinate al turismo giovanile.
Allargando il panorama dell’intervento e dell’offerta, diventa immediata la connessione al Porticciolo Turistico-Marina di Brindisi che offre vari servizi di accoglienza e di ormeggio a completamento di quelli che potrebbe offrire il Forte con la sua struttura alberghiera.
Tale connessione può offrire, infatti:
1. numerose banchine con ormeggi per i turisti appassionati della vela e del mare che giungono a Brindisi con le imbarcazioni;
2. Il Porticciolo potrebbe offrire assistenza, manutenzione ordinaria e straordinaria ai natanti (rimessaggio); 3. Una motobarca (bus-navetta) può fare da spola fra porticciolo, castello ed il centro storico.
Dal punto di vista più strettamente ambientale è ipotizzabile un recupero del tratto di costa fra la diga e i moli del Castello e con accurate soluzioni si potrebbe favorire il ripascimento naturale e quindi fruire della spiaggia che si verrebbe a generare e che negli ultimi decenni e stata erosa.
Un piano di riqualificazione dell’area di Materdomini deve necessariamente tener presente del Castello e delle sue potenzialità!
E’ evidente che tutto ciò non può essere soltanto a carico degli Enti locali (fermo restando il loro fondamentale ruolo), ma deve necessariamente prevedere il coinvolgimento di privati che investano sul Bene culturale.
E’ importante anche l’apporto delle Associazioni che possono realizzare nel Castello attività culturali di vario genere e fornire un grosso apporto ad una nuova vivacità culturale e sociale nella città.
L’iter da seguire deve prevedere che il Castello ed il Forte, oggi di proprietà dell’Agenzia del Demanio, vengano acquisiti dal Comune di Brindisi, mediante il formale passaggio attraverso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali: il Comune, infatti, è l’Ente di riferimento che può accogliere proposte, progetti ed attività di valorizzazione di tale importante testimonianza storico artistica, baluardo del nostro porto.






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