Francavilla F.na, 31/08/2013

FP Cgil: "il Comue indebolisce lo Stato Sociale"

La FP CGIL Territoriale di Brindisi prende atto, con rammarico, che anche l’attuale Amministrazione non ha abbandonato l’idea di indebolire il funzionamento di pezzi importanti dello stato sociale.
Qualche anno fa, la FP CGIL, unitamente ad un nutrito gruppo di genitori di bambini frequentanti la scuola materna e l’asilo comunale, hanno dovuto ingaggiare una grande mobilitazione per stroncare sul nascere ulteriori tentativi volti a chiudere l’asilo nido comunale. Anche in questi giorni, purtroppo, la storia si ripete.
L’intraprendente dirigente dei servizi finanziari, disinvoltamente, ha disposto per quest’anno l’aumento del ticket dei buoni pasto e delle rette dell’asilo nido, trascurando che il nostro Paese non è ancora fuoriuscito dalla recessione e che le “vittime designate” dalla crisi sono essenzialmente gli operai che non hanno più il lavoro, i cassintegrati, i lavoratori in mobilità, coloro che non riescono più a trovare un’occupazione e tanti altri cittadini che fanno la fila presso l’ingresso della Caritas per un pasto caldo. Forse nella mente di qualcuno alberga l’idea che le famiglie più povere, non potendo pagarsi il ticket per il buono pasto e la retta dell’asilo nido, devono, ob torto collo, rinunciare a far frequentare la scuola di ogni ordine e grado a tempo pieno e l’asilo nido?
Proprio questi cittadini sono curiosi di conoscere i motivi che hanno spinto il dirigente dei Servizi finanziari a determinare un aumento tanto sconsiderato del ticket dei buoni pasto e della retta dell’asilo nido (attualmente, a mo di esempio, il ticket per n. 20 buoni pasto passa da 42,00 euro a 72,00 euro, con un inasprimento della spesa a carico dell’utenza che ammonta al 43%, a fronte di un aumento del costo della vita, attestato per l’anno 2012 attorno al 3%).
Spieghi, inoltre, il dirigente dei servizi finanziari, quanti e quali risparmi, l’ufficio ragioneria, è riuscito a procurarsi relativamente agli acquisti effettuati in nome e per conto del Comune, quali maggiori entrate, attraverso la revisione dei canoni di locazione degli immobili di proprietà comunale, e l’entità del gettito riveniente dai costosi accertamenti dell’evasione ICI e della TARSU e, infine, i risparmi rivenienti dalle cessazioni dal servizio per pensionamento e altre cause; dalla riduzione del salario accessorio dei dipendenti comunali dall’anno 2011 all’anno 2013, unitamente ai risparmi obbligatori riguardanti i costi della politica.
Come mai, inoltre, detti risparmi realizzati, in applicazione delle norme della legge di stabilità, non sono stati utilizzati per compensare i maggiori costi previsti per il funzionamento del nido e della mensa scolastica (ammesso che i maggiori costi siano giustificati)?
Per queste ragioni, la FP CGIL ritiene alquanto inammissibili, sia l’aumento del ticket, sia quello della retta dell’asilo nido, in quanto decisi in assenza di qualsivoglia forma di informativa ai cittadini e della trasparenza. Potrebbe, invece, essere giustificato solo l’aumento legato al caro vita dell’anno 2012, in misura di massimo 3 punti percentuali. Non è moralmente corretto, infatti, apportare qualsiasi tipo di aumento di tariffe o tributo comunale se l’Ente non dà una sistematica informativa sia sulle entrate, sia sulle uscite.
Si coglie questa occasione per invitare il Commissario straordinario ad operare un immediato intervento nei confronti del dirigente dei servizi finanziari atto a ridimensionare, ai minimi termini, gli aumenti di che trattasi, principalmente nei confronti dei cittadini meno abbienti.
Eventuali altre forme di irrigidimento da parte di chi di competenza potrebbero, di riflesso, indurre molti genitori che versano nella più totale indigenza, a ritirare i propri figli dalla scuola dell’infanzia, privandoli, così, di un fondamentale diritto costituzionale.

COMUNICATO STAMPA FP CGIL