Brindisi, 31/08/2013

Termovalorizzatore, BBC "intollerabili le dichiarazioni di Curto"

Come tutti sappiamo la nostra città vive una grande emergenza sanitaria ed ambientale. Dopo i grandi impianti della chimica ed il carbone sempre più i grandi interessi economici si stanno concentrando sulla combustione dei rifiuti. Si progettano oggi i nuovi mostri del futuro i Termovalorizzatori di A2A –Edipower con la trasformazione della centrale di Brindisi Nord e gli impianti di incenerimento di rifiuti speciali e fanghi prodotti dai reflui civili proposti da ASI e Termomeccanica.
Ci aspetteremmo quindi che la classe politica tutta , spinta ormai dall’acquisita consapevolezza da parte della popolazione della drammatica situazione, possa opporsi a tali progetti. Ma così non è evidentemente. Registriamo infatti le prese di posizione del Consigliere Regionale Curto e del Senatore Iurlaro che con note stampa premono sul Commissario Castelli perchè la Provincia rapidamente autorizzi i progetti di ASI e Termomeccanica. Entrambi ancora utilizzano il lavoro come l’elemento chiave che di per sé dovrebbe essere sufficiente per avallare qualsiasi scelta.
Ma, a nostro avviso, particolarmente grave e fuori misura è l’intervento di Curto che arriva a stigmatizzare il Dirigente del settore Ambiente della Provincia e il Suo ufficio per “ la Superficialità, l’indifferenza e l’indolenza dell’Ufficio che pone in essere condotte ostruzionistiche”. Inoltre sempre Curto ritiene risibili e addirittura da omissioni di atti d’ufficio le argomentazioni con le quali si chiude la conferenza dei servizi del 23 luglio.
Farebbe bene Curto ad informarsi invece di lasciarsi andare a considerazioni lesive dell’autonomia dell’Ufficio Ecologia della Provincia che non può essere certo condizionato da simili congetture.
Deve sapere Curto che l’ASI con Termoeccanica ha presentato per la propria piattaforma polifunzionale ben 3 progetti differenti sui quali chiede Autorizzazioni distinte , dall’inceneritore di rifiuti speciali all’ampliamento della discarica di rifiuti per arrivare all’ultimo progetto di inceneritore di fanghi prodotti dai reflui civili.
Anche un bambino comprende che la VIA, Valutazione di Impatto Ambientale, non può che essere complessiva per un singolo stabilimento , ovvero comprendere e valutare completamente tutte le attività svolte all’interno del sito ospitante la Piattaforma Polifunzionale, anche se queste attività non sono tecnicamente connesse.
Sulla base di questo presupposto sia l’ARPA che il Comune di Brindisi in sede di conferenza dei servizi hanno chiesto di riunificare le valutazioni demandando alla Regione Puglia la decisione.
Ovviamente di fronte a tali pregiudiziali il Dirigente della Provincia non poteva far altro che disporre la chiusura della conferenza dei servizi e rimandare il tutto a Bari.
Curto evidentemente confonde l’indolenza con il rispetto della legge cosa che gli capita spesso visto che addebita ai brindisini la mancata realizzazione del rigassificatore dimenticando le indagini della magistratura sulle autorizzazioni con i gravi reati accertati che hanno portato alla confisca del sito.
Sappia il consigliere Curto che il tempo per una classe politica che ha accompagnato il disastro di Brindisi è finito.

COMUNICATO STAMPA BRINDISI BENE COMUNE