Bari, 31/10/2013
Confartigianato: diminuiscono i ricavi delle imprese brindisine
Diminuiscono i ricavi delle imprese pugliesi soggette
agli Studi di settore.
In particolare, le società di capitali registrano una flessione del 3,5 per cento, le società di persone del 2,6 per cento, le persone fisiche (liberi professionisti e lavoratori autonomi) dell’1,1 per cento.
A rilevarlo è il Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia che
ha elaborato gli ultimi dati del Dipartimento delle Finanze del Ministero
dell’Economia.
I contribuenti soggetti agli studi di settore, per l’anno d’imposta 2011,
sono stati 196.016 (l’anno precedente erano 195.660).
Gli incassi medi
dichiarati in Puglia ammontano a 193mila. Il valore più alto si registra a Bari
(214mila) mentre Brindisi è al quarto posto in con 188mila.
In dettaglio, i ricavi medi delle società di capitali della Puglia
scendono di circa 22mila euro (da 626mila a 604). A Brindisi si registra la performance migliore con "solo" - 0,6% contro, per esempio i -5,1 per cento di Lecce ed il calo del 3,3% della provincia di Bari.
Riguardo alle società di persone, i ricavi medi diminuiscono di quasi
7mila euro (da 261mila a 254). Nella provincia di Brindisi il tasso negativo è dell'1,6%.
In merito alle persone fisiche (liberi professionisti e lavoratori
autonomi), i compensi medi restano, nel complesso, quelli dell’anno
precedente (da 102mila a 101), con lieve contrazione a Brindisi dell'1,1%.
Gli studi di settore sono uno strumento del Fisco al fine di rilevare i
parametri per la determinazione dei redditi di lavoratori autonomi e imprese.
Costituiscono la naturale evoluzione di precedenti meccanismi di
determinazione dei ricavi ovvero del reddito dei contribuenti di minori
dimensioni. Le finalità sono quelle di contrasto e lotta contro l’evasione fiscale. Sono utilizzati, inoltre, dall’Amministrazione finanziaria
in fase di controllo.
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