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Ostuni, Lettera aperta di Franco Colizzi a Francesco Saponaro



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Ostuni, 30/11/2013

Lettera aperta di Franco Colizzi a Francesco Saponaro

Di seguito riportiamo integralmente la lettera aperta inviata da Franco Colizzi, del movimento Ostuni Città Nuova, a Francesco Saponaro, individuato come "possibile candidato sindaco del centrosinistra di Ostuni"

Caro Francesco,
ho appreso dalla stampa che la coalizione uscente di governo, allargata ad altre liste, ti ha proposto la candidatura a sindaco di Ostuni e che stai riflettendo, come è prassi, su tutta una serie di questioni, pubbliche e private, prima di sciogliere la riserva. Si tratta di una prima buona notizia, una novità da noi auspicata da molti mesi.
Come movimento per il cambiamento, che già nel suo nome, “Ostuni Città Nuova”, vuol interpretare l’etimo astu neon come capacità sedimentata nel tempo di sapersi adeguatamente rinnovare quando è necessario, abbiamo pubblicamente richiesto sin dal luglio scorso una discontinuità positiva nell’amministrazione e nella vita politica cittadine. E non certo “contro” le persone e i gruppi politici che hanno amministrato finora, con le normali luci ed ombre di un po’ tutte le amministrazioni locali, ma soprattutto per la necessità di una “ecologia della mente politica”, di un fisiologico ricambio delle classi dirigenti e dei ruoli rivestiti dalle stesse persone per troppo tempo e pertanto sclerotizzati.
Noi non siamo sostenitori di semplici, e spesso finte, “rottamazioni”, né ci interessa la retorica vuota del conflitto tra i vecchi ed i giovani (che come sai da Platone arriva a Pirandello fino ai giorni nostri). Siamo interessati a processi e percorsi politici che consentano a ogni persona di poter dare il suo contributo di cittadinanza attiva (il “potere di tutti” di cui parlava Aldo Capitini).
Per questo tre mesi fa, all’atto della nostra fondazione nella biblioteca comunale, chiedemmo, in particolare al PD, di sapere come viene valutata – sul piano non strettamente amministrativo – la stagione politica degli ultimi dieci anni, su quali idee innovative (nuove, ma anche vecchie se non ancora realizzate) si intende costruire (se lo si intende costruire) il nuovo centrosinistra e se si raccoglierà la pressante esigenza (non solo ostunese, ne convengo) di un diverso modo di fare politica, che la riporti alla sua sede naturale, vicino ai cittadini, anche attraverso l’individuazione di un candidato sindaco esterno alle vicende degli ultimi due mandati.
Ai primi due quesiti non sono state date vere e proprie risposte, ma si sono mostrati atteggiamenti sprezzanti e di autoesaltazione, e dunque li riproponiamo in tutta la loro pregnanza, non pretendendo certo l’uniformità di vedute.
E’ necessaria almeno una valutazione serenamente critica degli aspetti più dolenti della situazione in cui versa la vita politica locale (discussione democratica ridotta ai minimi termini, partecipazione dei cittadini resa molto difficile, trasparenza amministrativa scarsa…) e serve un chiaro pronunciamento sui fondamentali della vita economica e sociale della città (esaurimento del modello di sviluppo centrato sull’edilizia e sua sostituzione con un modello che metta al centro il turismo di qualità e la riqualificazione, il restauro e la manutenzione dei beni diffusi sul territorio senza ulteriore consumo di suolo; il perseguimento di una condizione di rifiuti zero; la scelta di una più forte impronta culturale per rendere più civile la città e mettere a valore economico i giacimenti culturali di cui Ostuni è ricca; l’impegno per una smart city dei cittadini, che renda la città, anche attraverso l’uso di moderne tecnologie – come l’universal design - più accogliente e intelligente per tutti, a cominciare dalle persone con disabilità, dai bambini e dagli anziani; la lotta alla crescente povertà e disoccupazione di strati molto ampi di popolazione).
Siamo consapevoli che negli anni sono state realizzate opere importanti per la città e che anzi alcune meritino di essere viste come possibile esempio da seguire su scala più vasta (è il caso del Parco delle dune costiere), così come il governo della Regione Puglia degli ultimi otto anni ha prodotto molte esperienze positive ed innovative. Tuttavia, nell’uno come nell’altro caso, vi sono errori nell’approccio politico di fondo: a contare davvero sono solo pochi leader e alcuni imprenditori politici, i progetti generali si perdono per strada, non nascono nuove istituzioni partecipate, non c’è spazio vero per i corpi intermedi della società che rappresentano largamente l’interesse generale e i beni comuni. Da anni vi sono campanelli d’allarme diffusi su questi processi involutivi che interessano Ostuni, la Puglia e l’Italia e l’ultimo viene dalla vicina Basilicata, dove ha votato alle ultime regionali solo il 47% degli aventi diritto.
Insomma, caro Francesco, non voglio farla lunga, anche perché vi saranno, se le si vorranno raccogliere, molte occasioni per entrare nel merito di tante questioni, generali e specifiche, su cui Ostuni Città Nuova sta lavorando con iniziative pubbliche e passione da mesi. Finora Ostuni Città Nuova non è stata invitata ad alcun confronto ufficiale, né con singole forze (come il PD), né con quel centrosinistra che ti sta proponendo. Nel frattempo, perciò, si sta componendo una coalizione impegnata a far nascere un nuovo centrosinistra, che ha già idee programmatiche forti e che avrà presto un suo candidato sindaco.
Se accetterai la candidatura a sindaco, riterremo ciò un positivo fatto nuovo. E se vorrai costruire un ampio e rinnovato centrosinistra, interloquendo con le forze finora ignorate (non solo Ostuni Città Nuova, ma anche Ostuni Bene Comune, Italia dei Valori, Rifondazione Comunista ed altri gruppi che si sono chiamati fuori), noi non ci sottrarremo a una discussione vera e profonda su come affrontare le elezioni di maggio 2014 e soprattutto su come dare una più ampia, partecipata e solidale prospettiva alla città del prossimo decennio.
Per l’amicizia che ti porto, ti dico però fin d’ora che non sarà facile trovare un giusto equilibrio di istanze, soprattutto se non verranno meno atteggiamenti arroganti che mortificano la città. In ogni caso, noi non accetteremo programmi o metodi che non contrastino la deriva post-democratica, né accetteremo la prosecuzione, magari imbellettata, di un modello di sviluppo cha ha concluso da tempo il suo ciclo.
Amicus Plato, sed magis amica veritas.
Un augurio di vero cuore di una buona riflessione.

Franco Colizzi
Presidente di Ostuni Città Nuova






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