Carovigno, 30/11/2013

Zizza: "a Carovigno son tornati i tempi bui"

Come sappiamo, il 27 novembre scorso si è tenuta la seduta del consiglio comunale di Carovigno. In merito a quanto è stato fatto e detto, vorrei fare delle precisazioni.
La data di convocazione del Consiglio è stata scelta con furbizia dalla coppia (Mele-Tarantino) che amministra il Consiglio di Carovigno, proprio per non farmi essere presente.
Il 27 novembre, infatti era il giorno in cui al Senato si votava per la decadenza di Berlusconi. Questo era un fatto noto a tutti, visto che i giornali da tempo non facevano altro che parlarne. Anche i muri lo sapevano. Così come anche i muri sapevano che io, in quanto Senatore di Forza Italia, certo non avrei potuto non prendere parte ai lavori del Senato, specie in un giorno così importante per il nostro leader. Il 27 novembre, quindi, io non potevo essere a Carovigno. La coppia Mele-Tarantino lo sapeva bene e non avrebbe potuto scegliersi una data migliore, per sbarazzarsi della mia presenza scomoda.
Come in tutte le furbizie, poi, anche in questa non è mancato l’ALIBI. Un alibi che giustificasse il rifiuto di fissare la seduta in un’altra data. L’alibi era che il Consiglio doveva necessariamente riunirsi il 27 – e non oltre – perché poi sarebbe scaduto il termine per partecipare al bando per le borse di studio finanziate dalla regione.
Peccato però che il bando scadeva il 30 novembre. Quindi c’erano a disposizione ben altri due giorni (giovedì 28 e venerdì 29) per riunire il Consiglio – permettendomi di esserci – se solo avessero voluto darmi modo di partecipare. Ovviamente non hanno voluto.
Infine, come se non bastasse, non solo la data della seduta è stata scelta ad arte, affinché io fossi assente, ma sulla mia assenza il consigliere Tarantino ha anche viscidamente speculato. Stando alle parole di tarantino, infatti, io avrei preferito andare a “salvare Berlusconi” a Roma, invece di essere a Carovigno ed interessarmi della mia città.
Al “caro” Consigliere voglio dire di non affannarsi inutilmente a rigirarsi la frittata. Perché mettere in dubbio la mia passione per Carovigno non servirà a gettare discredito su di me. La passione e l’impegno che spendo per la mia città è un dato reale, visibile a tutti. Le sue parole vuote non possono fare niente contro i fatti. E sempre al “caro” Consigliere voglio pure dire che quando mercoledì ero assente dal Consiglio comunale (perché così avevano voluto lui e il sindaco, scegliendo quella data) non preferivo “salvare Berlusconi” al Consiglio comunale, ma assolvevo ai miei doveri di Senatore e lo facevo anche agendo in base a dei valori: uno su tutti, la riconoscenza.
Ma il consigliere, considerando la carente onestà, mostrata anche in questa circostanza, forse non sa nemmeno cosa siano i valori. Certamente non saprà che vuol dire “riconoscenza”, dal momento che negli ambienti del suo PD ci si lamenta del fatto che lui, per la comoda poltrona di Presidente del Consiglio comunale, ha svenduto alla maggioranza il suo stesso partito.
Per quanto riguarda poi le dichiarazioni del sindaco circa i buchi di bilancio, forse non serve ripetere che il dato del suo fallimento politico è una triste realtà. Il sindaco Mele non riesce a tenere unita una maggioranza eletta solo sei mesi fa. tratta le persone come se fossero burattini, come se non avessero una dignità. Si dimostra irrispettoso nei confronti di chi (come la dott.ssa Pascale e il dott. Lanzillotti) lo ha sostenuto, permettendogli di ottenere una credibilità senza la quale non avrebbe mai potuto vincere. Dal punto di vista amministrativo, poi, questi suoi primi sei mesi sono stati un vero fallimento. Gli introiti degli oneri di urbanizzazione si sono ridotti in maniera nettissima, rispetto a quando amministravamo noi. Si sono ridotti non per mancanza di progetti, ma per la sua inefficienza: perché lui non riesce a dare impulso all’ufficio tecnico comunale, nel rilascio delle autorizzazioni per costruire. Le tasse hanno segnato un aumento mai registrato prima, nella storia amministrativa del comune di Carovigno. E vergognose sono state le assunzioni senza concorso. Altro che “cielo sempre più blu”: a Carovigno stanno tornando “i tempi bui”, come diceva un noto politico locale.
La nostra posizione rimane fermamente contraria nei confronti di questo sindaco. Senza se e senza ma.
Voglio infine rassicurare tutti sul fatto che in merito ai gravi fatti denunciati dal consigliere lanzillotti, come gruppo, ci riuniremo subito per verificarne la veridicità e prendere i dovuti provvedimenti.
Al dott. Lanzillotti rivolgo l’apprezzamento di tutto il gruppo per il fatto di aver detto alla città di essersi sbagliato nel credere che Mele fosse cambiato. Ora da lui ci aspettiamo azioni chiare e limpide nei confronti dei Carovignesi. La sua strada e la nostra, per rispetto verso i nostri elettori, dovranno essere chiare e separate da posizioni politiche diverse, ma indirizzate a un obiettivo comune: far si che tutto il lavoro svolto per la nostra città in questi anni non vada perso.

COMUNICATO STAMPA VITTORIO ZIZZA - SENATORE PDL