Erchie, 30/11/2013

Polito denuncia: "illegittima erogazione di fondo incentivante"

Con propria interrogazione dell’8.10.2013, rivolta al Sindaco del comune di Erchie, il consigliere comunale di opposizione dott. Polito Giuseppe, sul presupposto di una effettuata illegittima erogazione di fondi al personale dipendente, ha chiesto di conoscere i criteri adottati per la quantificazione dei fondi incentivanti, relativi agli anni 2012 e pregressi.
La nota di riscontro, sottoscritta da Sindaco e vice sindaco, invece di riportare soddisfacenti ed esaustive motivazioni di riscontro per soddisfare l’esigenza di conoscenza, ha riportato, viceversa, una serie di riferimenti e di comparazioni che ad avviso del richiedente hanno ulteriormente aggravato il sospetto della illegittimità. Al riguardo gli scriventi hanno motivato la propria condotta sul rispetto del disposto normativo degli articoli 26 e 27 del vigente regolamento comunale, a suo tempo approvato dal cessato comitato di controllo.
La motivazione giustificativa addotta è apparsa al consigliere richiedente insoddisfacente e inconcludente. Il comune ha fondato il proprio comportamento sulla scorta di una interpretazione estensiva degli articoli 26 e 27 del vigente regolamento comunale e sul fondato erroneo presupposto che quest’ultimo, a suo tempo, avesse acquisito il visto di legittimità del comitato di controllo.
L’insoddisfacente riscontro fonda le proprie ragioni su due ordini di motivi: il primo su di una espressa volontà chiaramente contra legem , il secondo perché una norma regolamentare, ancorchè approvata da un Organo di Controllo, non può mai sovrastare altra norma di carattere prevalente.
Nel caso in questione la materia è regolata da disposizioni legislative e contrattuali ben definite e pertanto inderogabili.
L’istituto in discussione rientra nella fattispecie delle cosiddette risorse aggiuntive e che l’art. 4 comma 3 del CCNL/2001 ha specificato che tra quest’ultime devono considerarsi ricomprese anche quelle derivanti dall’applicazione dell’art. 3, comma 57 della legge n. 662/1996 e dell’art. 59, comma 1 lett p del D. Lgs n. 446/1997, relative al recupero ICI.
I riferimenti legislativi sopra elencati enunciano specificatamente il riferimento esclusivo alle sole risorse connesse al tributo ICI evaso, accertato e riscosso. Nessuna altra interpretazione, volta all’estensione dell’ambito di applicazione della disciplina contrattuale, può e deve essere data e che, diversamente, sarebbe priva di ogni fondamento.
Indubbio, allora, che l’operato dell’Amministrazione, nell’aver quantificato il fondo incentivante su tutti i tributi comunali e non sui soli introiti del recupero ICI, risulta inficiato nella legittimità ed effettuato in violazione dei principi che regolano la disciplina in materia.
L’aver costituito il fondo incentivante con tale estensiva interpretazione e con tali illegittimi criteri, ha costituito un grave danno erariale ed un grave nocumento per le risorse del comune di per se già gravate da ingenti altre difficoltà economiche.
Si è trattato di una scelta produttiva di danno e fortemente lesiva degli interessi del Comune.

COMUNICATO STAMPA GIUSEPPE POLITO - CONSIGLIERE COMUNALE DI OPPOSIZIONE